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Rifiuti gestiti dai Casalesi anche a Trani: confermate 5 condanne

La Redazione
Il pentito Carmine Schiavone
La decisione della Cassazione. Il Comune è parte civile
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Contrasto al traffico illecito in provincia di Foggia, l’inchiesta Black Land è giunta a sentenza definitiva: condannati Gerio Ciaffa (45enne, Foggia), Giuseppe Gammarota (37enne, Foggia), Francesco Pelullo (43enne, Cerignola), Donato Petronzi (41enne, San Paolo Civitate) e Giuseppe Zenga (31enne, Carapelle). Assolto Michele Bradonisio. Il processo con rito ordinario è ancora oggi “in piedi” a Foggia in quanto restano aperti tre procedimenti per altri tre imputati (un foggiano e due campani) e 4 aziende coinvolte nel blitz.

Come segnalato in un articolo di una testata registrata presso il Tribunale di Torre Annunziata, il traffico illecito riguardava anche Trani ed il Comune è stato risarcito con appena 2mila euro per le spese sostenute nella costituzione a parte civile. Il “sistema” messo in piedi avrebbe dovuto rappresentare profitto grazie al risparmio derivante dalla mancata attivazione delle procedure di gestione dei rifiuti previste dalla legge.

Oltre 300mila tonnellate di rifiuti speciali provenienti dal Casertano sotterrati con effetto “sandwich”: terra, rifiuti, terra, rifiuti, terra. Uno dei metodi di smaltimento prevedeva il trasporto presso l’impianto di stoccaggio di Foggia e successivamente lo smaltimento illecito in cave abbandonate di Trani e Poggio Imperiale oltre ad aree protette nel foggiano, beneventano e potentino.

domenica 10 Dicembre 2017

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