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Contratto di quartiere, l’attesa infinita dei 23 alloggi a canone agevolato

La Redazione
Edilizia
Nuova proroga per i lavori di costruzione delle abitazioni destinate a "utenze differenziate"
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I 23 alloggi a canone agevolato, previsti dal contratto di quartiere II Sant’Angelo per alcune tipologie di famiglie, rimangono una chimera a più di sette anni dall’approvazione del progetto esecutivo. Il Comune ha appena concesso la terza proroga per l’ultimazione dei lavori all’azienda di San Marco in Lamis che, a fine 2013, si era aggiudicata l’appalto per 2,099 milioni di euro (più Iva e oneri per la sicurezza per 64mila euro). L’ultimazione dei lavori era fissata (in base al contratto siglato nel maggio 2014) al 10 settembre 2015; ma poi il termine slittò di 90 giorni. Ma quella fu solo la prima proroga, perché già a fine 2015 si approvò una nuova proroga da 210 giorni (cioè al luglio 2016). Il 22 giugno di quell’anno, però, i lavori vennero sospesi per poter procedere a un aggiornamento tecnologico del piano esecutivo. Con la ripresa dei lavori, a settembre, i termini di ultimazione slittarono di nuovo e si arrivò a fissare al febbraio 2017 la nuova data. Ma nemmeno questo termine è stato mai rispettato perché, nel frattempo, si è dovuto prendere atto del fatto che dal Ministero delle Infrastrutture non era arrivata alcuna erogazione per il programma sperimentale. Per questo a febbraio l’azienda, stante il ritardo nei pagamenti per gli stati di avanzamento dei lavori, chiedeva una nuova proroga di 120 giorni. Il Comune non si è opposto anche perché il bando per l’assegnazione degli alloggi è stato pubblicato solo il 3 agosto scorso. E così, con determina del 10 novembre, ha assegnato una nuova proroga da 90 giorni (anziché 120).

I 23 alloggi – così come previsto dal bando comunale – sono destinati a coppie che costituiscono nucleo familiare da almeno 3 anni, composto da coniugi o da conviventi more uxorio in cui almeno uno dei componenti non abbia superato i 35 anni; nuclei familiari con un solo genitore con massimo 2 figli a carico; nuclei familiari in cui vi sia un componente invalido in misura uguale o superiore al 75%; nuclei familiari che comprendono almeno un componente che abbia compiuto 65 anni di età o che sia affetto da disabilità connesse a processi di invecchiamento precoce.

Forse il prossimo anno potrebbe essere quello buono per completare i tanto agognati alloggi. O, almeno, lo si spera.

mercoledì 15 Novembre 2017

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