Due determine per due condizionatori in due uffici comunali. La prima, la determina n. 887 del 22 giugno, dell'Area polizia locale e protezione civile, riguarda l'acquisto di un climatizzatore da collocare presso l'Ufficio Centro Elaborazione Dati dove "l'unico dispositivo atto al riscaldamento e raffrescamento del locale, è guasto da oltre un anno e non è possibile effettuare manutenzione sullo stesso a causa della sua obsolescenza". L'altra determina, la n. 888 del 22 giugno, dell'Area Affari generali e istituzionali, riguarda la fornitura e posa in opera di un condizionatore in dotazione all'ufficio del Personale presso sede comunale e tale spesa è stata impegnata al capitolo di spesa 204 denominato "acquisto arredi-biblioteca".
Le due determine hanno impegnato rispettivamente spese per 2538 euro e 2830,40 euro, per un totale che supera di poco i 5mila euro, entrambi affidati alla stessa azienda. Fortunatamente i condizionatori riguardavano due uffici diversi e sono stati affidati con due determine differenti, se sommati nello stesso atto per un valore superiore ai 5mila euro l'amministrazione non avrebbe potuto affidare i servizi. Come specificato nella determina: "il servizio oggetto dell'affidamento ha un valore esiguo, inferiore al valore di 5mila euro individuato dalle Linee-guida Anac n.4 in combinazione con l'art. 1, comma 450 della legge n. 296/2006 come soglia entro la quale è possibile derogare all'applicazione del principio di rotazione mediante sintetica motivazione, come chiarito anche dal parere del Consiglio di Stato n. 1312 del 30 aprile 2019" ed inoltre "la tipologia del bene assolve al fabbisogno dell'amministrazione e si connota come acquisizione di modesto importo, non rilevante rispetto alle dinamiche concorrenziali del settore di riferimento".