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Lavoratori stagionali: davvero i giovani rifiutano il lavoro? Parola ad alcuni ristoratori tranesi

Annamaria Iannelli
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Ristoranti e pizzerie
Reddito di cittadinanza? Incertezza post pandemia? Cosa spinge i ragazzi a non accettare più il lavoro stagionale? Ne abbiamo parlato con alcuni imprenditori locali
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Lavori stagionali e giovani lavoratori: come in ogni estate tornano calde le polemiche sui "giovani che non vogliono lavorare". Nelle scorse settimane cuochi e imprenditori noti a livello nazionale hanno dichiarato a più riprese che i giovani non sono più disposti a "fare lavori umili, lavorare fino a tarda notte e nei giorni festivi". La maggior parte di loro ritiene che la principale causa di difficoltà nel reclutare personale sia da ricercarsi nel reddito di cittadinanza e in forme di sostegno assistenziali che non stimolano i ragazzi a trovare una reale occupazione.

Tuttavia, l’esperienza del Covid non va affatto sottovalutata. L’incertezza causata dagli anni della pandemia ha indotto molte persone a lasciare il settore della ristorazione per cercare impieghi più stabili e remunerativi: d'altronde nessuno sapeva quando la situazione sarebbe tornata alla normalità.Insomma, le cause della mancanza di personale nel settore della ristorazione sono molteplici e risulta difficile tracciare un quadro delineato. Trani è una città a vocazione turistica, autentico luogo di movida, soprattutto in estate ed il settore della ristorazione rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia stagionale.

Per questo abbiamo deciso di dar voce ad alcuni imprenditori per conoscere il loro parere in merito al dibattito in corso sul panorama nazionale. Se siete giovani tranesi, impegnati in lavori stagionali o alla ricerca di un lavoro stagionale, o avete rinunciato a domande di lavoro "imbarazzanti", scriveteci a redazione@tranilive.it

lunedì 30 Maggio 2022

(modifica il 6 Luglio 2022, 18:26)

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