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Cosa cambia per il Terzo Settore: i chiarimenti dell’esperto contabile

La Redazione
Maurizio D'Ambrosio
L'intervista a Maurizio D'Ambrosio, esperto contabile e uno degli autori del volume "Il Terzo Settore" della collana "Disposizioni Fiscali 2022" edita da Ad Maiora
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Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Codice del Terzo Settore avvenuta nel 2017, sta prendendo sempre più piede, attraverso i diversi decreti che ne regolamentano l’operatività, la Riforma del Terzo Settore. Con "Riforma del Terzo settore" si indica il complesso di norme che ha ridisciplinato il no profit e l'impresa sociale. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per gli enti che fanno parte della categoria con il supporto del dott. Maurizio D'Ambrosio, esperto contabile e uno degli autori del volume "Il Terzo Settore" della collana "Disposizioni Fiscali 2022" edita da Ad Maiora.

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nMolti enti e associazioni che fanno parte del Terzo Settore non sanno che è cambiata la modulistica per la rendicontazione: ci spieghi meglio. 

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"Il CTS (Codice Terzo Settore) ha previsto che gli Enti del Terzo Settore devono redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale, con l'indicazione, dei proventi e degli oneri, dell'Ente, e dalla relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l'andamento economico e gestionale e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie.  Se le entrate dell'Ente sono inferiori a 220.000,00 euro può essere eventualmente redatto nella forma del rendiconto per cassa. Con Decreto 05 marzo 2020 sono stati adottati i nuovi modelli di rendicontazione, da utilizzare obbligatoriamente per tutti gli Enti del Terzo Settore. L'obbligo di utilizzare i nuovi schemi di rendiconto si applica dalla redazione del bilancio 2021 per gli Enti che hanno l'esercizio sociale coincidente con l'anno solare. E' stato chiarito,  recentemente,  che tale obbligo si applica in via immediata anche per le Onlus, iscritte alla relativa anagrafe unica".

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5xmille: come è cambiata la modalità di fruizione  

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"Il decreto legislativo 111 del 2017 ha operato una profonda Riforma dell’istituto del 5 per mille. La Riforma è stata poi completata dal decreto del Presidente del Consiglio del 23 luglio 2020 e dal Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 488 del 22 settembre 2021. Per evitare di perdere l'importante fonte di entrata del 5 per mille, è  necessario che tutti i beneficiari degli anni precedenti,   verifichino il permanere delle condizioni e predispongano i nuovi modelli di rendicontazione".

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nCome è cambiato, invece, l’apporto del volontariato?

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"Il socio volontario è fondamentale nella vita degli Enti del Terzo Settore e,  finalmente,  con la Riforma del Terzo Settore, sono state definite le modalità operative, dando dignita alla figura del volontario.  Il Legislatore ha operato un chiaro ed omogeneo inquadramento giuridico del Volontario evitando, come accadeva in passato,  qualsiasi dubbio o problema,  sollevato spesso in caso di controlli degli organi preposti, in tema di lavoro sommerso o irregolare. Nel Volume sono ben individuati e delineati obblighi e diritti per il Volontario, con particolare attenzione alle forme di lavoro e di rimborsi monetari".
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nLa sua esperienza con la casa editrice Ad Maiora.  

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"Ottima! Professionisti seri e preparati che amano il proprio lavoro. Nella scrittura del volume sono stato supportato sia dalla casa editrice che dai curatori dell'opera Dott. Ligrani e Dott. Mitolo".

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mercoledì 19 Gennaio 2022

(modifica il 7 Luglio 2022, 9:03)

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