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Libera Trani, il nuovo referente del presidio cittadino è Francesco Pacini

La Redazione
Il direttivo di Libera
Pacini si rivolge ai giovani: "A loro va il mio appello più accorato affinché in un'epoca fatta di assenza di incontri e di socialità, possano essere parte attiva del Presidio"
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Lo scorso lunedì 10 gennaio, presso la sede del Comitato Bene Comune di Trani, si è svolta l’assemblea elettiva per l’elezione del successore alla referente uscente Anna Rossi del Presidio Libera di Trani. L’assemblea, presieduta dal referente Regionale di Libera, don Angelo Cassano, e coordinata dal coordinatore della segreteria regionale Roberto Campanelli del coordinamento provinciale di Bari, ha eletto all’unanimità Francesco Pacini, già da tre anni attivista di Libera contro le mafie.

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"Il primo pensiero e il primo grazie vanno ad Anna Rossi non solo per l’impegno e la passione dimostrati durante il triennio di referenza, ma soprattutto per aver accordato ad ogni membro del presidio fiducia e disponibilità incondizionata per l’allestimento di qualsiasi attività promossa dagli attivisti. La mia elezione è il proseguo naturale di un percorso vissuto fianco a fianco nel corso degli ultimi anni, nonché il coronamento di un progetto di ringiovanimento del presidio promosso e perseguito con intelligenza e lungimiranza da parte di chi mi ha preceduto", dice Pacini.

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"Poi penso a quei giovani che non meritano più di essere individuati come il futuro del mondo, del Paese e della città, ma come veri e propri protagonisti del presente che grazie alle loro intuizioni ed energie, al disincanto e alla fiducia nel futuro conditi da quello spirito di emotività, passione e incoscienza, possono davvero aprire nuove e virtuose prospettive. I giovani hanno il potenziale per costruire una comunità non più fondata sull’adulazione del più furbo che è in grado di intrufolarsi tra le pieghe dell’illegalità, ma sulla consapevolezza che la giustizia sociale, le competenze, l’altruismo e la cura del bene comune possono davvero essere i pilastri su cui fondare un angolo di mondo migliore. A loro va il mio appello più accorato affinché in un’epoca fatta di assenza di incontri e di socialità, possano essere parte attiva del Presidio e poter marciare verso la genuinità di uno stare insieme finalizzato ad adoperarsi non solo per se stessi, ma anche per gli altri".

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Tra le attività già avanzate dai giovani del presidio: la pagina Instagram, il progetto ‘Una birra con…’, la partecipazione attiva per la creazione del Presidio Libera di Corato, lla promozione delle varie attività quali ‘Libera nei quartieri’ o la presentazione del volume ‘Manomozza’ poi vincitore del premio Livatino.

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"La pandemia sta mettendo a dura prova le esperienze associative e lo stesso Presidio Libera di Trani ha dovuto in più di un’occasione rimodulare le proprie attività e le forze umane e non da poter mettere in campo. La componente storica del Presidio, protagonista sin dalla sua fondazione, non si è però mai sottratta al proprio impegno, dando continuità ad un lavoro prezioso che non andava smarrito e per cui è necessario un doveroso ringraziamento. Lasciarsi abbattere e lasciare scorrere tempo e opportunità non può infatti rappresentare la risposta passiva a tali avversità. L’obiettivo deve essere invece quello di creare una rete con le associazioni, le scuole e tutti quegli enti che si occupano e preoccupano di colmare preoccupanti vuoti culturali, educativi e formativi. Trani, è bene ricordarlo, ha una lunga storia malavitosa che non può essere ignorata per essere inghiottita dall’indifferenza. Le nuove generazioni sono spesso ignare degli avvenimenti che hanno scritto alcune delle pagine più tristi di questa città. L’ignoranza non può far altro che creare recrudescenza così come testimoniato da recenti fatti di cronaca che necessitano inevitabilmente di un’attenta attività di presidio. Trani non è, come erroneamente si crede, un’isola felice lontana dalle storture dell’illegalità, ma può certamente aspirare a diventare tale se tutte le forze e gli sforzi concorrono verso quel sogno chiamato legalità".

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"Chiudo con le parole che don Ciotti, a breve nostro ospite a Trani, ha pronunciato nel corso dell’Assemblea Nazionale dello scorso Luglio: ‘tutti dobbiamo sentirci Presidenti di Libera perché solo in questo modo possiamo portare buon frutto attraverso il seme della legalità’, questo il mio invito, ora, all’intera cittadinanza tranese" conclude Pacini.

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mercoledì 12 Gennaio 2022

(modifica il 7 Luglio 2022, 9:05)

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