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La scuola De Amicis presenta Nao: il robot che può innovare didattica e relazioni

Donato De Ceglie
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Nao
L'esperto e l'animatore digitale del corso Pon "Smart Robot" lavoreranno con un gruppo di ragazzi all'interno del quale i partecipanti programmeranno una serie di robot ad attività didattiche
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Ha la voce gentile ed è capace di parlare in più lingue senza ripensamenti, si è presentato con un discorso molto semplice ai genitori e ai possibili neo alunni della scuola De Amicis ma ha strabiliato tutti quando sui passi de La febbre del sabato sera ha mostrato anche di saper danzare. È Nao, è un robot alto 58 centimetri, parla ed esegue una sequenza di compiti impostati su un software. È stato presentato ieri durante l'Open day del primo circolo didattico.

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«È un robot che abbiamo tanto voluto e finalmente il finanziamento del Piano nazionale scuola digitale 2021 ci è servito per acquistarlo» dice la dirigente Paola Valeria Gasbarro. Il Progetto è finalizzato a promuovere la realizzazione di spazi laboratoriali e la dotazione di strumenti digitali idonei a sostenere l’apprendimento curricolare e l’insegnamento delle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). «La tradizione del De Amicis è quello di lavorare sulle competenze specifiche, quelle di base, e poi inserire gli alunni nel loro mondo ciò che già è e che sarà nel futuro. Quindi insegnare loro che la tecnologia e la robotica che dominerà il loro universo non è magia. Dipende da loro, dalle loro capacità e dalle loro competenze».

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L'esperto e l'animatore digitale del corso Pon "Smart Robot" lavoreranno con un gruppo di ragazzi all'interno del quale i partecipanti programmeranno una serie di robot ad attività didattiche. La responsabile del corso di robotica, la docente Lucia Pia Canaletti, affiancata dall'ing. Mansi nella pianificazione del progetto e nella programmazione di Nao: «È stato un bel regalo di Natale per quest'anno scolastico, è stato molto desiderato dalla preside. Nao per i più piccoli sembrerà un piccolo amico perché parla, danza e ha modi di fare inclusivi. Nao permetterà un'attenta pianificazione ai docenti prima e ai bambini poi, di apprendere il linguaggio computazionale e svilupparne il pensiero. Noi docenti avremo modo di insegnare in maniera diversa, adeguandoci ai tempi, senza però far perdere ai bambini il controllo della situazione. La robotica è bellissima ed entusiasmante ma deve sempre essere uno strumento utile per garantire ai bambini una formazione personale. Non giochiamo con il digitale, giochiamo servendoci del digitale».

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Nella giornata in cui sono state presentate le maestre delle prime classi, Nao si è esibito in una danza. Oltre alle sue capacità interattive, Nao sarà uno strumento utile per l'approccio relazionale per gli alunni con autismo. «A breve abbiamo in programma un corso di formazione dedicato ai docenti della scuola e a quelli di sostegno. Nao è stato sperimentato anche con i ragazzi con l'autismo per ottenere un aggancio oculare e sfruttare questo strumento come transfert con uno o due compagni di riferimento in classe. Sulla base di questo studio dei ricercatori Enea faremo anche questo. Attraverso piccole fasi di programmazione grazie ai docenti di sostegno e ai docenti curriculari di italiano e matematica daremo la possibilità di far utilizzare questo robot ai nostri alunni per sviluppare un approccio relazionale che in alcuni casi è il problema principale da affrontare» prosegue la dirigente.

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«Oggi diamo il via, poi Nao entrerà nelle classi e nei prossimi mesi sarà coinvolto nella normalità della nostra attività educativa».

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domenica 9 Gennaio 2022

(modifica il 7 Luglio 2022, 9:06)

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