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Il Maestro ebanista Reginaldo Capparelli insignito oggi del Premio Calabresi Eccellenti

Aurora Bucci
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Il Maestro ebanista Reginaldo Capparelli insignito del Premio Calabresi Eccellenti
Anche se in pensione da tempo, il maestro Capparelli, instancabile lavoratore, è felice di dedicare ancora il suo tempo ad alcune richieste private
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“La partecipazione è la cosa più bella che possa esserci in una democrazia. Il popolo deve partecipare alla vita amministrativa ed io quest’idea l'ho tradotta in ragione di vita”. Oggi, giovedì 4 novembre, in occasione del 103mo anniversario del completamento dell’Unità d’Italia, il maestro ebanista Reginaldo Capparelli sarà insignito del Premio Calabresi Eccellenti. A conferirgli il premio le due associazioni “Università delle Generazioni” e “Amici della Calabria” che hanno scelto questa data speciale per celebrare e ringraziare il signor Capparelli per l’impegno attivo e la dedizione per il proprio lavoro e il proprio paese.

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Nato ad Altomonte, in provincia di Cosenza, nel 1940, Capparelli inizia sin da giovanissimo ad imparare il mestiere di falegname e giunge a Trani a soli 16 anni. Per completare la sua formazione si sposta a Trezzo sull’Adda dove si specializza in ebanisteria, per poi tornare in Puglia ed iniziare a racimolare i primi successi: “La mia prima esperienza come artigiano è avvenuta proprio qui a Trani, per puro caso” spiega il signor Capparelli. “Non avevo ancora la possibilità di aprire una mia bottega; quindi cominciai a realizzare dei piccoli lavori intarsiati nel mio appartamento. Questi lavori furono notati da un costruttore di Modugno che stava edificando un palazzo a Trani e da lui ricevetti l’invito a partecipare alla prima Mostra d’artigianato di Modugno”.

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La partecipazione gli valse la medaglia d’argento. Subito dopo partecipò anche alla Mostra d’artigianato artistico di Bari a seguito della quale cominciò a ricevere numerose richieste di lavoro. I suoi prodotti artistici sono stati esposti poi a Firenze, a Monaco di Baviera e a New York. All’inizio degli anni ‘60 fu eletto segretario organizzativo dell’Associazione cristiana artigiani italiani di Trani, per la quale si occupò di organizzare dei Consigli di categoria in cui si potesse discutere dei vari problemi ed evitare casi di sfruttamento e concorrenza tossica. Con Bruno Triminì, allora Presidente della stessa associazione, cominciò a raccogliere nominativi per fondare una cooperativa di garanzia di credito e, una volta costituita legalmente, ne fu eletto presidente. Questa cooperativa ha rappresentato un aiuto, forse l’unico aiuto concreto che gli artigiani di Trani ricevettero in quegli anni difficili passati alla storia come “anni di piombo”.

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Sempre a Trani, con Luigi Pedacci, uno dei migliori accordatori di pianoforte del Meridione dell’epoca, formò una società dando vita a tante iniziative tra cui la prima scuola di musica per organo elettronico Yamaha in Italia. Con lo stesso Pedacci, inoltre, decise di aprire uno tra i più belli e forniti negozi di strumenti musicali a Trani incentivando e sensibilizzando sempre più la cultura musicale nella nostra città.

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 “Politicamente non mi sono mai sentito attratto da nessun partito, ho cercato di essere sempre libero e indipendente” spiega il maestro Capparelli, parlando del suo impegno civico per la comunità. “Non mi son fatto sfuggire l’occasione, nel 1995, di divulgare a Trani gli istituti di partecipazione popolare alla vita amministrativa: ho messo a disposizione il mio camper per andare nelle piazze di Trani a fare educazione civica e questo attirò le scuole e così cominciai a tenere lezioni di educazione civica nelle aule” ci ha raccontato con soddisfazione. Nella sua vita si è interessato anche di agricoltura e in particolar modo della produzione del vino Moscato di Trani, di cui si è dichiarato un “amatore”.

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“Ho organizzato anche la prima e la seconda sagra del Moscato di Trani negli anni ’70. Con dispiacere devo dire che poi, negli anni, il Moscato è stato calpestato politicamente e infatti, anche oggi, questo nobile vino che l’Europa ci invidiava è scomparso quasi completamente. È un male per Trani che non si valorizzi un prodotto locale così pregiato” sostiene. Anche se in pensione da tempo, il maestro Capparelli, instancabile lavoratore, è felice di dedicare ancora il suo tempo ad alcune richieste private. Recentemente, infatti, ha arredato la casa di un noto medico molfettese che ha fortemente voluto fosse proprio il signor Capparelli ad occuparsi dell’intero arredamento della sua abitazione.

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Tante le onorificenze ricevute negli anni e tanti i successi e le soddisfazioni professionali guadagnate ma il premio che riceve oggi è speciale: “I premi non fanno mai male, mi hanno sempre fatto piacere. Ma mai come in questo momento, all’età di 81 anni, ricevere un premio è una grande soddisfazione. Forse questo sarà l’ultimo e quindi è il più gradito” ci ha detto emozionato, sorridendo.

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giovedì 4 Novembre 2021

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