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Quella dei pugliesi Francesco Minervini, Domenico Esposito e Alessandro Crismale è un’avventura che inizia nel 2017. Partecipano e vincono il bando regionale PIN (Pugliesi innovativi), questo permette loro di acquistare una roulotte, divenuta simbolo dell’Associazione Controcorrente. “È un progetto nato quasi per gioco – afferma Francesco – Io e Alessandro, siamo due educatori ed entrambi abbiamo esperienza nell’ambito della ristorazione. Domenico, invece, ha studiato all’alberghiero e per lui, come per gli altri giovani con difficoltà cognitive, il rischio è che dopo la scuola si apra un periodo di incertezza e buio”.
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L’idea pedagogica di fondo è stata quella di creare un ambiente di inclusione reale dove i ragazzi con disabilità potessero vivere un’esperienza di vita vera, lavorando fianco a fianco e socializzando anche con ragazzi normotipici. “L’inclusione inizia quando ci si discosta dall’idea di compiere azioni caritatevoli verso i soggetti svantaggiati e quando, per esempio, si forniscono adeguati strumenti che permettano loro di affrontare un ambiente lavorativo vero e proprio” spiega l’educatore. Il racconto di quest’ultimo evidenzia il grande e costante impegno speso per la realizzazione di un progetto di tale portata. I fondi messi a disposizione dal bando PIN non bastavano per allestire e trasformare la roulotte acquistata. “La situazione è stata risolta avviando un crowdfunding grazie al quale sono stati raccolti circa 5000 euro e in quell’occasione abbiamo portato il nostro banchetto, dove vendevamo patatine in busta, anche a Trani, durante il festival dell’arte pirotecnica” specifica Domenico.
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Così, dopo corsi di cucina, di ristorazione e di servizio bar, Domenico e altri ragazzi con difficoltà cognitive (insieme ai colleghi normotipici) hanno cominciato la loro avventura lavorativa a bordo del foodtruck itinerante preparando street food e drink per allietare feste private, sagre e manifestazioni. Immancabile il supporto e la guida di Francesco e Alessandro, oltre che di partner pronti a fornire sostegno pedagogico e psicologico. “Trascorsi un paio d’anni, nel 2019, – continua Francesco – abbiamo deciso con Stefano Lupone, uno dei membri del team, di ormeggiare la roulotte in una sede fissa a Bisceglie, dove un’azienda privata ha messo a disposizione uno spazio all’aperto, prima in comodato e poi in affitto. Nel 2021, cercando una nuova location, siamo approdati a Trani. Qui abbiamo preso in gestione e sistemato la zona esterna di quella che era la sede della pizzeria Fuori Porta”.
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Ha preso vita, così, non solo il primo progetto di lavoro inclusivo ma anche una realtà che forse mancava alla nostra città: uno spazio all’aria aperta che, oltre ad una proposta gastronomica, offrisse un calendario ricco di eventi quali serate a tema, talk su tematiche attuali, eventi musicali e spettacoli di stend-up comedy. La risposta della clientela, tranese e proveniente da città limitrofe, si è rivelata molto positiva e superiore alle aspettative. “Il riscontro dei tranesi era il nostro punto di domanda perché il lavoro che noi facciamo si discosta da ciò che di solito cercate qui a Trani. In due anni non abbiamo mai visto un tranese nella sede di Bisceglie” afferma Francesco.
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Considerata l’esperienza positiva, il team di Controcorrente si sta adoperando per riconfermare la presenza di questa realtà nella nostra città. Le parole dell’educatore rendono chiare le intenzioni future: “Se tutto dovesse andare secondo i piani, l’obiettivo sarebbe quello di rinnovare il casale ottocentesco situato nello spazio esterno che abbiamo preso in gestione, per dare continuità al progetto tutto l’anno. Vorremmo organizzare attività associative e laboratori per ragazzi con disabilità (e non), magari unendo le forze con altre associazioni. Inoltre nel casale si potrebbero organizzare esperienze di vita autonoma per ragazzi speciali. Già negli anni passati abbiamo ospitato a Bisceglie giovani con difficoltà cognitive provenienti da altre parti d’Italia che hanno fatto esperienze di vacanza lavoro”.
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L’unica nota negativa del racconto di Francesco è rappresentata dal mancato riscontro dell’Amministrazione comunale, nonostante il tentativo dell’Associazione di stabilire un contatto. “Ci piacerebbe riuscire ad interfacciarci con l’Amministrazione perché il nostro progetto ha molte possibilità di crescita. Quest’estate abbiamo seguito moltissimi giovani adulti, di età compresa fra i 17 e i 30 anni. Alcuni ragazzi più gravi hanno partecipato alle attività sentendosi realizzati, sebbene non potessero giungere ad un inserimento completo nel mondo del lavoro. Altri giovani, invece, si formano con noi sino ad essere del tutto inquadrati a livello lavorativo”.
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L’impegno per portare avanti e dare continuità a questo progetto è notevole e la speranza, evidenziata da Stefano, è quella di avviare collaborazioni con imprese del territorio come è già accaduto con Granoro. “Io mi occupo dell’offerta ristorativa – afferma Stefano – e il nostro sponsor ha ispirato la specialità del menù, ovvero i conchiglioni Granoro ripieni e fritti. Sto già lavorando a nuove proposte culinarie, sebbene l’idea sia sempre quella di proporre un menù semplice che i ragazzi possano aiutare a realizzare.”
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Le parole di Francesco, infine, sottolineano il fatto che quella della ristorazione non costituisca l’unica opportunità lavorativa per i ragazzi con disabilità. Esemplare, a questo proposito, è l’esperienza di vita di Domenico Esposito: il giovane ragazzo oltre ad essere un attore, un barman e uno dei membri fondatori dell’Associazione Controcorrente, è anche l’autore di un libro per bambini intitolato “Storia di un ruggito”, edito dalla casa editrice coratina Φως. “Il libro nasce dalla collaborazione con il mio amico Gaetano Ciccolella che ha illustrato la storia – afferma Domenico – e ha l’obiettivo di insegnare ai bambini che la discriminazione sia una cosa brutta. Inoltre, se ti impegni e hai degli amici tutto è possibile! Anche se sei troppo diverso per far parte di un branco, puoi trovare il tuo posto dimostrando il tuo valore”.
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