Attualità

Comitato No Porta a porta: “Ripensiamo le modalità di gestione della differenziata”

La Redazione
Uno dei mastelli con le buste fornite da Amiu per il porta a porta
"È il momento di ripensare ad una diversa modalità di raccolta differenziata, diversa dal porta a porta che appare obsoleto e inadeguato per la città di Trani"
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Un elenco di dieci punti negativi sulla gestione attuale della differenziata stilata dal Comitato No Porta a Porta per chiedere all'amministrazione e ad Amiu di rivedere la gestione della raccolta perché "continua a creare disagi a Trani, in maniera evidente soprattutto nel periodo estivo".

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Questi i punti evidenziati dal presidente del Comitato, Alessandro Moscatelli: "Si impone ai cittadini di tenere per troppo tempo nelle abitazioni i rifiuti (soprattutto organico e plastica) e tanti non hanno spazi idonei per cui necessita una maggior frequenza della raccolta; si impone ai cittadini nei condomìni il costo aggiuntivo per gli spostamenti dei bidoni in favore di aziende private e, anche per la carenza di spazi, è aumentata la conflittualità tra i condòmini; non viene applicata la tariffazione puntuale e quindi manca l'incentivo, nonostante ciò sia previsto nelle delibere istitutive e nel regolamento della gestione della raccolta dei rifiuti urbani; la azienda della nettezza urbana é evidentemente in crisi avendo convogliato ogni risorsa umana e finanziaria sul p.a.p. così trascurando gli altri servizi cui si è espressamente obbligata, con il rischio evidente non solo di rimanere inadempiente al contratto ma anche di far venir meno i presupposti dell'affidamento in house; non vi è stata la auspicata riduzione della TARI se non solo virtualmente ed il rischio di un aumento è invece concreto visto che il corrispettivo del contratto di servizio va oltre quello pattuito; è evidente che il porta a porta non funzioni come dimostra il sovraffollamento delle isole ecologiche c.d. mobili e l'aumento smisurato dei rifiuti in città e nelle campagne; non esiste un sistema adeguato di controllo e di vigilanza, come invece era stato auspicato ed anche previsto; é lesiva del decoro e dell'immagine della città nonché dell'igiene la presenza di migliaia di bidoni per strada sia delle utenze non domestiche che di quelle domestiche, compresi i manufatti creati posticciamente per nasconderli (rispetto ai cassonetti precedenti, la situazione è peggiorata); le isole ecologiche sono poche, non sono state implementate come promesso ed, in ogni caso, quelle mobili di Via Superga e di Via Gisotti sono invasive del territorio ed inquinanti; la strategia "rifiuti zero" alla base della scelta politica del porta a porta  si è rivelata fallace e inadeguata: non esistono in zona un impianto di compostaggio ed una piattaforma di riciclaggio con la conseguenza che i rifiuti (tranne il vetro) viaggiano su mezzi pesanti per decine e decine di chilometri (Foggia, Basilicata) inquinando l'ambiente; la auspicata riduzione della plastica non si è verificata (semmai il contrario); è fallito il paventato riciclo integrato e integrale dei rifiuti".

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"Questi sono solo alcuni dei punti negativi cui se ne potrebbero aggiungere tanti altri. È il momento di ripensare ad una diversa modalità di raccolta differenziata, diversa dal porta a porta che appare obsoleto e inadeguato per la città di Trani. Sicuramente non è questa la raccolta "domiciliare" che era stata ideata. L’amministrazione, più volte sollecitata, continua a nicchiare sul problema e Trani sprofonda sempre di più nella sporcizia" conclude.

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domenica 22 Agosto 2021

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