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Zona gialla, i ristoratori tornano a servire i clienti ai tavoli: ”Si torna alla vita”

Fabio Pengo
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Zona gialla
‘'Sentirsi liberi di poter andare al ristorante e godersi i piaceri della buona tavola è stupendo. Stiamo tornando alla vita''
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Pronti, partenza, via: dal 26 aprile nel resto d’Italia e da ieri lunedì 10 maggio in Puglia i ristoratori sono ritornati a servire i propri clienti al tavolo sia a pranzo che a cena – solo se dotati di spazio all’aperto. Per chi non ne fosse provvisto è obbligato ad attendere fino al primo giugno. Una scelta che ha fatto storcere la bocca a molti imprenditori visto che, secondo i dati nazionali resi pubblici dalla Fipe ‘’Il 46,6%  dei bar e dei ristoranti italiani non è dotato di spazi all’aperto, e questa percentuale si impenna se pensiamo ai centri storici delle città dove sono in vigore regole molto stringenti”.

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A tal proposito il Comune di Bari e a ruota numerosi altri centri pugliesi tra cui anche Trani hanno deciso di aiutare i commercianti locali sprovvisti di uno spazio consonono all’esterno del locale l’occupazione di parte degli spazi pubblici attigui – marciapiedi e aree parcheggio in carreggiata – previa autorizzazione del comando di Polizia Locale fino al 31 dicembre. Ieri sera abbiamo fatto un giro per le vie del centro cercando di sondare i pareri di imprenditori e clienti che finalmente tornano a pasteggiare fuori casa dopo circa 7 mesi. Nonostante fosse lunedì il passeggio era discreto sia in centro che sul porto. Verso le 19 la maggior parte dei locali con servizio al tavolo, hanno iniziato a servire i clienti. Abbiamo chiesto loro un commento su che cosa si provi a servire i clienti al tavolo dopo 7 mesi dall’ultima volta

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‘’Sentirsi liberi di poter andare al ristorante e godersi i piaceri della buona tavola è stupendo. Stiamo tornando alla vita – esordisce Michele Matera, patron di Corteinfiore – Aspettavamo questo momento da ottobre 2020, la nostra ultima volta con il servizio serale. A distanza di un anno continuiamo a dire che ci è sembrato eccessivo chiudere i ristoranti: i contagi sono saliti comunque’’. Anche la titolare de Il Covo delle Chiacchiere, Cristina Di Matteo, non vedeva l’ora di tornare a lavorare a contatto coi clienti: ‘’E’ emozionante attendere i clienti pronti a sedersi dopo tutto questo tempo, la speranza è quella che si ritorni ai livelli della scorsa estate. Auspico che le persone non si abbiano paura del virus e che tornino da noi’’.

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Nonostante il ritorno dei clienti al tavolo, il tempo che hanno a disposizione per consumare il pasto è limitato: con l’inizio del servizio alle 19.30 e il coprifuoco alle 22 non si hanno molte alternative. ‘’Vediamola così – commenta ironicamente Michele Matera – ci hanno dato la caramella ma non hanno tolto la carta. Qui al meridione non è consuetudine cenare presto perché tendenzialmente il primo pomeriggio fa caldo e la gente non si muove di casa. E’ anche vero che dobbiamo accontantarci ma non si può comunque continuare così’’. A fine serata il bilancio dei coperti è magro ma la consapevolezza di poter riabituarsi ad avere un contatto col cliente, concede un po’ di speranza agli imprenditori

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martedì 11 Maggio 2021

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