Attualità

La rabbia dei parrucchieri: “C’è troppo abusivismo, chiediamo maggiori controlli”

Alessandro Landini
Protesta
La rabbia accomuna l'intero comparto. Il sindaco: "Denunciate, vi do il mio numero per accogliere segnalazioni anonime"
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Fermare il fenomeno dell'abusivismo, "Noi chiusi per motivi illogici, gli abusivi entrano nelle case dei nostri clienti creando davvero rischi per il contagio". È questo il concetto espresso dal comparto parrucchieri ed estetisti nella manifestazione di questa mattina tenutasi nell'area antistante Palazzo di Città a Trani. Non è solo una questione di concorrenza sleale ma anche, e soprattutto, di tutela della salute collettiva. Le chiusure prolungate imposte dall'emergenza sanitaria, infatti, hanno fatto sì che il fenomeno esplodesse. Una situazione che non è più tollerata dai colleghi che, invece, si attengono alle regole.

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"Le mie clienti stanno chiamando alcune mie colleghe in casa propria. Non è giusto, sono arrabbiatissima. Così perdiamo una grande fetta di lavoro" afferma la titolare di un salone di parrucchiere. "Noi dobbiamo rimanere chiusi, seppur avessimo già adottato tutte le misure precauzionali, però c'è tanto lavoro nero in giro. Non è diffusione di contagio anche quello?".

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Pieno sostegno dal sindaco di Trani Amedeo Bottaro, il quale si è reso disponibile a mettere un freno a simili atti di illegalità: "Condivido la vostra rabbia. Andare a cotrollare senza una segnalazione è una delle cose più difficili, perciò vi chiedo di aiutatarmi, anche con segnalazioni anonime".

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Quello che gli imprenditori chiedono è "un sostegno economico per affrontare le spese perchè quando riapro non so come devo pagare" sbotta una commerciante mentre dispiega un cartello funebre che riporta una frase lapidaria: "Ci avete abbandonato".

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venerdì 16 Aprile 2021

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