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Trani, Confcommercio scende in piazza. Acquaviva: “I debiti aumentano, lo Stato deve intervenire”

Alessandro Landini
Mino Acquaviva
Un centinaio i manifestanti che hanno partecipato alla protesta questa mattina nel piazzale antistante Palazzo di Città
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Insieme, per strada, per uno stesso obiettivo: riacquistare il diritto al lavoro e smettere di sopravvivere. Questa mattina un centinaio fra ristoratori, commercianti, barbieri, estetiste e tutti gli appartententi al comparto produttivo della città di Trani si sono riuniti nell'area antistante Palazzo di Città per protestare contro le chiusure imposte dal Governo.

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Ineguatezza dei ristori e richiesta di riaperture a stretto giro sono tra gli obiettivi della manifestazione pacifica siglata "Confcommercio". Operatori della Polizia di stato, Carabinieri e Polizia locale hanno presidiato la manifestazione che ha bloccato il traffico su via Fusco. I manifestanti hanno imbracciato manifesti funebri per sottolineare la propria rabbia mista a frustrazione.

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"Da un anno quasi tutte le attività sono ferme" afferma Mino Acquaviva, presidente Confcommercio Trani. "I debiti sono aumentati, gli operai non vengono retribuiti da uno Stato che dimentica di pagare e le spese sono tutte a nostro carico. La speranza è che lo Stato faccia attenzione a come siamo ridotti e che ci dia l'opportunità di lavorare".

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venerdì 16 Aprile 2021

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