Per i residenti di via Giachetti la notizia della risoluzione del contratto per i lavori del Parco di via delle Tufare è stata una doccia fredda. Un parco quasi ultimato e pronto per essere vissuto ora abbandonato a causa di una sentenza del Tar di Bologna con la quale il Consorzio esecutore dei lavori è stato ritenuto «operatore economico soggetto a pericolo di condizionamento da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso» e pertanto destinatario di una misura interdittiva antimafia. Per questo motivo il dirigente dell'Area lavori pubblici, Puzziferri, ha risolto il contratto con la società.
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Saranno attivate procedure per l'affidamento dei lavori a nuovo operatore. La paura dei residenti oggi è quella di ritrovarsi dinanzi ad una cattedrale del degrado: durante la giornata infatti stazionano – nonostante il parco sia chiuso – gruppi di ragazzi che abbandonano rifiuti, incendiano manufatti di plastica, danneggiano le opere imbrattandole. Degrado che ovviamente si spera possa essere "stoppato" quando il parco sarà completamente e liberamente fruibile. Il sindaco Amedeo Bottaro fa sapere che verrà effettuato in tempi stretti "lo stato di consistenza dei lavori e affidamento delle ultime lavorazioni ad altra ditta". "Ho chiesto al dirigente di correre il più velocemente possibile ma è chiaro che questo rappresenta un piccolo freno rispetto a un parco che ormai poteva già dirsi pronto per essere inaugurato".
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Rispetto a questa dichiarazione rilasciata dal sindaco poche ore dopo la risoluzione del contratto si sta giungendo ad una soluzione che possa abbreviare ancora più i tempi di consegna completamento lavori.
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