Attualità

Giornata mondiale fauna selvatica, le guide del Parco raccontano tutte le specie dell’alta Murgia

La Redazione
close
Filippo Tito - Guida ufficiale Parco Nazionale dell’Alta Murgia
​Le venti guide ufficiali del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, con il direttivo del Parco Nazionale, celebrano questa giornata attraverso una iniziativa realizzata in collaborazione con il LiveNetwork
scrivi un commento 28

Oggi, 3 marzo, si celebra in tutto il mondo il World Wildlife Day, la giornata dedicata dall'Onu alla fauna selvatica. Quest'anno il tema lanciato dalle Nazioni Unite è “Il futuro delle specie selvatiche è nelle nostre mani”. Le venti guide ufficiali del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con il direttivo del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, celebrano questa giornata attraverso una iniziativa realizzata in collaborazione con il LiveNetwork.

nn

Su molti portali Live delle città in provincia di Bari e BAT, oggi viene pubblicato il “ritratto” di una specie selvatica del Parco (corredato di una scheda descrittiva e di una foto) a cura delle guide. I Comuni coinvolti sono Acquaviva delle Fonti, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Molfetta, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Terlizzi e Trani.

nn

Le guide si erano già messe in gioco con il racconto del Parco nella collettanea "Frammenti di Murgia", edito da Secop nel 2020. L’invito che il LiveNetwork, insieme alle guide, rivolge ai lettori è quello di «leggere tutte queste narrazioni che restituiscono la bellezza e l’unicità di ogni esemplare. La speranza è che si rafforzi in ognuno di noi la volontà di approcciarci alla natura con curiosità e stupore. Il monito è a tutelare queste specie evitando tutti quei comportamenti irresponsabili (dettati spesso dalla non conoscenza) che mettono a rischio la fragilità dell’ecosistema murgiano e di tutti gli habitat».

nn

Il ritratto della Prionotropis Appula (a cura della guida Filippo Tito)

nn

È lui che ha scelto me!

nn

Ebbene sì, questa cavalletta (ma se volete essere precisi dovete chiamarla ortottero) m’insegue dall’esame di selezione per Guida del Parco Nazionale dell’Alta Murgia da me sostenuto nel 2018.

nn

L’esaminatore gira lo schermo del portatile verso di me e me lo mostra in foto, chiedendomi: «Che cos’è?». Una goccia di sudore scivola lungo le mie tempie prima di rispondere: «Un ortottero!».  L’esaminatore, senza un sorriso che possa mettermi a mio agio, replica: «Troppo generico, cerca di essere più preciso». Facendo spallucce, con onestà ammetto: «Mi spiace, la specie non la conosco». E lui: «È Prionotropis appula!». Ed io a mia volta: «Beh, alle altre domande ho risposto in maniera esaustiva, ma devo ammettere di essere caduto sull’ortottero; spero solo di non averlo schiacciato!», abbinando alla battuta un sorriso sdrammatizzante. Ma l’esaminatore non fa una piega, credo ne abbia abbastanza di domande e risposte dopo una giornata di esami.

nn

Fatto sta che da quel giorno, non passa estate che questa strana cavalletta non mi compaia in ogni dove sulla murgia, specie a giugno, durante la sua stagione dell’amore.

nn

La specie ha uno spiccato dimorfismo di genere; che vuol dire dimorfismo? Significa che il maschio e la femmina sono diversi; in questo caso la femmina è molto più grande del maschio (4 cm lei e 2 cm lui, millimetro più, millimetro meno) e quando si devono accoppiare, lui salta su di lei, e lei se lo porta a spasso come uno zainetto (ho immortalato nella foto questo momento d’amore proprio il 15 giugno di due anni fa… quanta dolcezza!).  La femmina è troppo grossa e ha le ali troppo piccole per volare, mentre il maschio riesce a fare “saltelli volati” più o meno lunghi, ma niente di esagerato.

nn

Lo si trova solo nel Sud Italia e in Grecia (ma la specie greca si chiama Prionotropis  willemsorum ed è leggermente diversa). Ovviamente è molto presente in Puglia, altrimenti non avrebbe la parola “appula” nel nome che ne identifica la specie.

nn

Il Prionotropis appula è cibo prediletto per il Falco Grillaio, un piccolo rapace che ogni anno passa in Puglia tutta la primavera e l’estate, dopo una lunghissima migrazione dall’Africa del Sud; e come dargli torto, qui da noi si mangia benissimo, anche gli ortotteri locali sono più cicciottelli e deliziosi!

nn

Ultima, ma non trascurabile, caratteristica del nostro amichetto saltellante, è la bellissima colorazione della parte interna delle zampe; dalle foto da me scattate non si nota tanto, e allora vi allego la bellissima immagine postata dal moderatore Ecolab nel forum del sito www.naturamediterraneo.com  dove il viola, il blu e l’arancio, sono evidentissimi.

nn

Il prossimo giugno venite a godervi una camminata con me o con le altre Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Alta Murgia; Prionotropis sarà li ad aspettarci!

nn

Nel frattempo, se volete scoprire tante altre curiosità sul Parco Nazionale e gli esseri che lo popolano, leggetevi il libro Frammenti di Murgia (Secop edizioni, 2020), 20 storie murgiane raccontate, col cuore, dalle prime 20 Guide Ufficiali del Parco. Scoprirete come emozioni e scienza possono andare a braccetto quando si osserva la natura guidati da occhi esperti!

nn

Filippo Tito (Trani 1977), guida turistica abilitata nonché guida ambientale escursionistica certificata dall’A.I.G.A.E. Fin dal 2003, subito dopo la laurea in Lettere con una tesi in “Sociologia della comunicazione”, ha approfondito gli studi sulla comunicazione turistica e del territorio frequentando tra l’altro un Master di I livello in Management del Turismo Sostenibile e Responsabile. Ha lavorato nel settore turistico in Italia e in Irlanda. Prima di partire per l’estero, rispondendo ad un Avviso Pubblico dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Puglia, aveva presentato un progetto di sviluppo di turismo sostenibile in bicicletta nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Il superamento del suddetto bando lo ha spinto nel 2009 a tornare in Italia per dare avvio ad un percorso che prosegue tutt’oggi. Con grande orgoglio può dire, infatti, che “Ciclomurgia”, il nome del progetto da lui creato, è oggi un brand della sua impresa individuale (la 4cycling ‘n trek) che lavora stabilmente nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e nel resto della Puglia, erogando servizi di guida a piedi e in bicicletta nonché di noleggio bici. E-mail: filippotito@ciclomurgia.com.

n

mercoledì 3 Marzo 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti