In arte si chiamano Clown fumetto, Clown dolcetto, Clown panzetta e Babbo Natale. In realtà sono rispettivamente Antonella Travisani, Mariastella Bonaventura, Tiziana Spatola e Francesco Del Regno. Il giorno prima della vigilia di Natale hanno indossato parrucche, costumi natalizi, rossi nasi da clown e hanno portato doni, raccolti grazie alla solidarietà della cittadinanza, agli ospiti dell'orfanotrofio Antoniano di Trani, regalando gioia e spirito festoso.
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Il gruppo dei clown da corsia è sempre molto attivo ma non potendo entrare in spazi chiusi a causa del periodo emergenziale legato al Coronavirus, ha cercato un'altra soluzione per regalare, anche quest'anno, un sorriso agli orfani. In accordo con le suore che gestiscono l'orfanotrofio il gruppo ha dato vita allo spettacolo delle bolle nell'atrio della struttura, con musica ed attrazioni che hanno dilettato i ragazzi affacciati alle finestre.
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"È stato molto bello ma nello stesso tempo triste non poter abbracciare quei bambini e ragazzi meravigliosi" commenta Antonella, da nove anni clown di corsia in orfanotrofi, ospedali, case di cura e centri per disabili. "Ho scritto un annuncio di raccolta di giocattoli su Facebook ed è stata meravigliosa la risposta dei tranesi. Una solidarietà che, in un momento così duro e difficile, non credevo arrivasse. Ho ricevuto decine e decine di chiamate di persone che hanno rinunciato ad un regalo in più ai propri figli per donarne uno all'orfanotrofio. Una risposta dalla città che mi ha commossa".
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Ridere e far ridere è la loro medicina, un utilissimo strumento di cura e di sollievo per i piccoli che vivono un’esperienza particolare, anche quando di sorrisi sembra non essercene più voglia. "Vedere la gioia negli occhi dei bambini è stato bellissimo" continua Antonella. "Non smetterò mai di ringraziare la cittadinanza per la solidarietà dimostrata. Per quello che ho potuto vedere c’è tanta bontà in giro e voglia di aiutare il prossimo, non tutto è perduto".
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