Cultura

Il Mediterraneo e la sua luce: mostra di Athos Faccincani a Trani

La Redazione
Opera di Athos Faccincani
L'artista veronese presenterà circa 20 dipinti ad olio tra i più rappresentativi del nostro territorio
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Athos Faccincani regalerà a Trani unanpersonale molto particolare: “IlnMediterraneo e la sua luce”. La mostra si terrà presso Palazzo Palmieri, in Piazza Trieste, dall’11 al 28 luglio: l’artista sarà presente sabato 11 luglio e domenica 12 luglio dalle ore 11:00 alle ore 23:00 per incontrare i suoi collezionisti. L’artistanveronese presenterà circa 20 dipinti adnolio tra i più rappresentativi del nostronterritorio. C’è chi l’ha definito maestrondella natura, maestro del colore, dellanbellezza e chi ne ha parlato come ilnpittore che ha portato il turismo nelnquadro. Tutti appellativi che limitanonl’opera inconfondibile di Faccincani.n“Oggi la vivacità cromatica delle opere del maestro Faccincani è fortemente legata alnSud della nostra Italia e la Mostra costituisce un appuntamento importantissimo pernapprezzare attraverso i paesaggi la cifra espressiva e pittorica che ne fa un tutt’unoncon il territorio, con i suoi colori e il profumo del nostro Mediterraneo” Nellandichiarazione di Giuseppe Marrone, filosofo a critico d’arte, facilmente si intuisce lonstrettissimo legame del maestro con Il Sud Italia.nIl maestro Faccincani afferma che:n“Dipingere è avere la voglia di darenun’anima al luogo, di infondergli la gioia, lanluce, il sole, i colori; perché debba parlare dinsé a chi lo guarda esprimendo, attraverso lanmia fantasia, il suo sogno”. È per questonforse che i quadri del Maestro, e la suanpittura impressionista, sono conosciuti ednapprezzati in tutto il mondo. “Io amonparticolarmente il nostro Sud, terra dincultura e di grandi paesaggi naturali. E sononmolto legato al Mediterraneo per le sue bellezze autentiche, come ne ho viste innpoche parti del mondo. Ma anche per la sua luce, per l’ottima cucina, e per lanparticolare cordialità”.

“Il Faccincani nell’estensione del suo animo che è l’attonpittorico abbraccia con forza e carica espressiva ilnpaesaggio che pone il fatto di un innamoramento, di unandedizione a questo soggetto che tramuta spinte emotivensospingendole verso l’alto cielo dell’atto pittorico stesso.nUn cielo di costellazioni fatte di sogni e proiezioni dinmovimenti mnemonici che segnano una storicità, la vitandel maestro, fatta di narrazioni concretamente volte ainfatti esistenziali del senso della vita stessa. Un moto chenpossiede la solidità espressiva di imprimere allanpennellata l’evocatività del ricordo, lo stigma di un sognondel passato, l’onirico che incontra se stesso e si fanforma”. Così suggerisce ancora Giuseppe Marrone.

Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29nGennaio 1951. Negli anni 70 il giovane artista cominciana farsi notare per l’intensità espressiva delle sue figure.nGli viene così commissionata una mostra sullanResistenza presso la Gran Guardia di Verona che glinfrutterà la Medaglia di Cavaliere della Repubblica,nconsegnatagli dal Presidente della Repubblica SandronPertini. Nel 1980, dopo un profondo cambiamentoninteriore, Faccincani decide di lasciarsi ispirare dalla Natura, che diventa lanprotagonista indiscussa della sua pittura. Da allora l’ascesa del Maestro del Colore sinè estesa ben oltre i confini nazionali; tra le sue esposizioni internazionali piùnimportanti quelle di New York, Boston, S. Antonio, Miami, San Francisco, Chicago, LosnAngeles, Londra, Vienna, Tokyo, Madrid, Zurigo, Amburgo, Monaco, Sofia enMontecarlo. Innumerevoli anche i premi di cui è stato insignito durante la suanquarantennale carriera; fra gli ultimi, il premio Personalità Europea consegnatogli anRoma nel 2008.

lunedì 6 Luglio 2020

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