Spettacolo

Ti sei mai visto vivere? Pirandello e Lo Verso aprono la stagione teatrale tranese

Donato De Ceglie
Enrico Lo Verso
Lo Verso si è lasciato abbracciare dal pubblico prima e dopo lo spettacolo, concedendosi con un grande sorriso a decine di fotografie. Ad un tratto ha indossato una tunica bianca ed è diventato Vitangelo Moscarda
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In replica nei teatri da 15 mesi, un centinaio di esibizioni, un secolo di vita per un capolavoro firmato da Pirandello, eppure su quei piedi scalzi del palermitano Enrico Lo Verso, il monologo ispirato a Uno Nessuno e Centomila sembrava poggiarsi con leggerezza senza avvertirne minimamente il peso del tempo. Ma è soltanto la mia visione, la visione di quel che lo scrivente ha voluto vedere o pensato di voler vedere.

Si è aperta martedì scorso la Stagione Teatrale, “Abbiamo pensato che il pubblico fosse pronto per i classici – ha detto Felice Di Lernia, assessore – e così abbiamo deciso di rivivere le grandi menti e penne del teatro con un doppio appuntamento dedicato a Pirandello”. “Insieme ai nomi importanti della scena teatrale nazionale come Peppe Barra, Enrico Lo Verso e Sebastiano Lo Monaco, avremo il bellissimo esperimento dei mattatori baresi di Karamazov e il talento internazionale dei leccesi di Principio Attivo. Infine la gioia di avere in cartellone una proposta del Teatro Pubblico Pugliese che noi conosciamo bene: Marluna Teatro con Zio Vanja. Opere importanti e proposte suggestive all’altezza del palato del pubblico tranese”.

Lo Verso si è lasciato abbracciare dal pubblico prima e dopo lo spettacolo, concedendosi con un grande sorriso a decine di fotografie. Ad un tratto ha indossato una tunica bianca ed è diventato Vitangelo Moscarda, attento prima al naso, poi alle relazioni tra le mura di casa, poi a quelle esterne, poi agli intrecci della vita. Il pretesto è il naso, quello stesso naso che Lo Verso non può vedere negli specchi vuoti posti a mezz’aria sul palco e attraverso i quali il pubblico può scorgere la presenza di Anna Rosa, Dida, Quartorzo, Firbo e tutti gli altri personaggi interpretati su quel palco.

C’è la vita che scorre sotto i passaggi da uno a nessuno sino ai centomila che riflettono ad alta voce in un gioco di echi alla fine dello spettacolo. L’ironia sempre pungente ed attuale di Pirandello nel volto dell’attore si fa arma viva. Tu, spettatore, ti sei mai visto vivere? Giù le maschere di ogni giorno, giù le sembianze di quel che crediamo gli altri vedono in noi, alla ricerca asfissiante di sé stesso. Sfiorando o abbracciando totalmente la follia, che forse è il prezzo più alto da pagare per scoprire il senso più profondo della vita.

giovedì 1 Febbraio 2018

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