Spettacolo

Un giovane regista tranese sul maxi-schermo di Praga: Yari Saccotelli

Vincenzo Avveniente
Un frammento di "Delta" durante la proiezione
Il suo cortometraggio "Delta" è stato presentato nella rassegna cinematografica "In Breve: giovani registi italiani" organizzata dalla Fondazione Eleutheria nella capitale Ceca
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Yari Saccotelli ha 21 anni, è nato e cresciuto a Trani, studia presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma (RUFA) e sogna di diventare un regista. Che il talento per raggiungere il suo obiettivo non gli manchi, sembra evidente: con il cortometraggio “Delta” ha superato una selezione fra più di 230 opere presentate ad una commissione di nove esperti di arte e cinema, rientrando nelle dieci da loro scelte per la rassegna cinematografica internazionale “In Breve: giovani registi italiani”. Quest’ultima ha avuto luogo a Praga nei giorni 21 e 22 novembre ed è stata organizzata dalla Fondazione Eleutheria. Le opere sono state proiettate in lingua italiana con sottotitoli in ceco o inglese, nella spettacolare cornice del Theatre Royal della capitale Ceca.

Yari definisce questa esperienza come “la più bella della mia vita, un sogno che si realizza. Ho lavorato per moltissimo tempo su questo progetto e l’atmosfera che ho vissuto a Praga è talmente meravigliosa che quasi mi sento incredulo”. Scrittura, regia e sceneggiatura del cortometraggio sono a cura del giovane tranese, con l’aiuto regia di Viviana Lorelli e con il cast di attori composto da Sara Mennella, Salvatore Alfano e Marco Golinucci. “Ci siamo divertiti nello sperimentare un genere, il Noir, da noi mai trattato. Un sentito ringraziamento va anche alle molte persone che hanno lavorato con me” aggiunge Yari.

“Delta” parla di Anna, una ragazza di ventidue anni affetta da un disturbo compulsivo della personalità. Un giorno viene invitata a cena da due ragazzi con cui ha avuto dei trascorsi poco piacevoli. Inizialmente rifiuta, poi deciderà di invitare entrambi a casa sua. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando i due cominceranno a rinfacciarle vari accaduti del passato attraverso scherzi di cattivo gusto diretti al suo problema.

Attualmente impegnato come direttore artistico presso l’Accademia Romana di Musica, Yari ha già idee chiare per il futuro e, con entusiasmo, ci svela una di queste. In vista della laurea che conseguirà nei primi mesi del prossimo anno, a dicembre si trasferirà 16 giorni in Tanzania per realizzare la sua tesi: sarà un documentario su “Zawadi”, un ragazzo disabile che è riuscito a scrivere un libro sulla sua terra con il solo uso dei piedi.

A Yari, i più sinceri complimenti per il risultato ed i più cari auguri per il futuro, nella speranza di poter ritornare a parlare di questo piccolo orgoglio della città.

venerdì 24 Novembre 2017

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