Per la prima volta la Parrocchia Spirito Santo di Trani parteciperà alla 38esima edizione del Carnevale Coratino. Abbiamo incontrato il referente dell’iniziativa don Luigi Ciprelli, vice parroco della Parrocchia Spirito Santo.
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Sarete il dodicesimo gruppo che sfilerà domenica 26 febbraio. Che messaggio porterete?
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Lo slogan scelto è “Oltre le mani”, con il lancio di un messaggio di pace e non violenza. Un bel modo per festeggiare il 50° anniversario dell’istituzione della giornata mondiale della pace voluta da Papa Paolo VI.
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Chi parteciperà a questa sfilata e qual è il simbolo che vi rappresenterà?
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Saremo circa un cinquantina tra giovani, giovanissimi e adulti. Abbiamo deciso di raffigurare le mani, il simbolo dell’impegno a costruire la pace con gesti concreti di solidarietà, non violenza e riconciliazione. Le mani evidenziano quanto è importante essere veri costruttori di pace, impegnati in gesti concreti e quotidiani per vivere la beatitudine dei "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio" (Mt 5,9). L’altro simbolo sono i cinque continenti che richiamano i colori e le culture di tutti i popoli della terra, chiamati a convivere e custodire la creazione come dono di Dio.
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A partecipare sono soprattutto giovani, quale messaggio vuole trasmettere alle nuove generazioni? Inoltre abbiamo appreso che quest’anno su ogni carro ci sarà un banner che scannerizzato darà la possibilità di leggere la spiegazione.
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Purtroppo gli uomini hanno preteso di essere operatori di pace dimenticando Dio, dimenticando che la Pace, non è solo frutto del nostro impegno, dei nostri sforzi, ma è soprattutto un dono, una linfa vitale che scaturisce dalla relazione filiale con Dio e che si trasforma in opere di giustizia, sicurezza, gratuità, condivisione, amore e nutrimento per "sorella e nostra madre terra". Dunque, “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” esprime un radicale cambiamento di mentalità, di un modo di essere e di pensare se stessi, Dio, gli altri e il mondo. Dire "pace" ed essere "pace" sono due realtà inscindibili. Saremo, siamo Beati, nel momento in cui, con la nostra vita e le nostre piccole scelte quotidiane, siamo pace, siamo quel buon terreno in cui viene seminato il seme del Vangelo che produce buoni frutti. L'assenza di violenza, di qualsiasi forma, può solo derivare da un arrendevole atteggiamento all'Unico Bene che ha il volto di Gesù Figlio di Dio che ci rende capaci di vivere come Lui, di sperimentare la gratuità dell'amore che appartiene solo a Dio e che genera Pace! Papa Francesco nel messaggio per la 50esima Giornata Mondiale della Pace afferma che essere veri discepoli di Gesù oggi significa aderire anche alla sua proposta di nonviolenza. L’amore del nemico costituisce il nucleo della “rivoluzione cristiana”. Giustamente il vangelo dell’amate i vostri nemici (cfr Lc 6,27) viene considerato «la magna charta della nonviolenza cristiana»: esso non consiste «nell’arrendersi al male […] ma nel rispondere al male con il bene (cfr Rm 12,17-21), spezzando in tal modo la catena dell’ingiustizia». «Tutti desideriamo la pace; tante persone la costruiscono ogni giorno con piccoli gesti e molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti tentativi per costruirla».
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Un consiglio per riuscire a mettere in pratica il vostro slogan “Oltre le mani”
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Nel 2017 il nostro compito è di impegnarci con la preghiera e con l’azione a diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune. «Niente è impossibile se ci rivolgiamo a Dio nella preghiera. Tutti possono essere artigiani di pace».
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I giovani e i giovanissimi della Parrocchia Spirito Santo vi aspettano domenica 26 febbraio a Corato per sostenerli nella sfilata. Vi ricordiamo che il circuito Live seguirà con una diretta l'evento.
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