Spalla

Frodi fiscali, occhio ai dati personali. La Puglia è la quarta regione più colpita

Donato De Ceglie
Truffe e frodi creditizie
Tra le prede preferite dai criminali ci sono il prestito finalizzato e le carte di credito, che arrivano a spiegare il 27,7% dei casi totali
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Furti di identità per perpetrare frodi creditizie. Un dramma che attanaglia sempre più persone, come rilevato dall’Osservatorio Crif. Nell’ultimo anno in Italia sono stati denunciati più di 26.600 casi per un importo medio di oltre 5.700 euro e una perdita economica complessivamente pari a circa 153 milioni di Euro. Nella nostra regione sono stati registrati 2.766 casi (+23,0% rispetto al 2016), e con questi numeri la Puglia si posiziona al 4° posto assoluto della graduatoria nazionale guidata da Sicilia (4.247 casi), Campania (4.243 casi) e Lombardia (2.818 casi). E scendendo sempre più nel dettaglio, questa la situazione a livello provinciale: guida Taranto con 815 casi, segue Bari con 611 casi, Lecce con 482 casi e Barletta-Andria-Trani con 228 frodi.

A soffrire le frodi sono per la maggior parte dei casi gli uomini (57,8%) ma c’è un aumento netto da parte delle “quote rosa” tra le vittime (+18,1% rispetto al 2016). Crescono le frodi tra i giovanissimi (18-30 anni), particolarmente esposti a causa di inesperienza ed inconsapevolezza oltre ad un’eccessiva disinvoltura nell’utilizzo dei canali digitali con la relativa disseminazione di informazioni personali utilizzate dai criminali per ricostruire identità false per portare a compimento le frodi.

Frodi sui prestiti: le principali categorie di beni e servizi acquistati

Nell’ambito dei prestiti finalizzati ottenuti in modo fraudolento, il 34,6% dei casi ha avuto come oggetto l’acquisto di elettrodomestici ma quote rilevanti hanno riguardato anche il comparto auto-moto (9,4% del totale) e le spese per la casa (9,9%). A seguire l’arredamento (6,6%) ed elettronica – informatica – telefonia (4,6%).

I tempi di scoperta delle frodi

Nel 57% dei casi la frode creditizia viene scoperta entro 6 mesi ma, più in generale, entro i 12 mesi il tasso di scoperta è pari a quasi al 70%. Si osservano però casi per i quali i tempi di scoperta avvengono anche dopo tre, quattro o addirittura cinque anni (circa il 18% del totale). Andando ad analizzare i tempi di scoperta in funzione dell’importo frodato, inoltre, emerge che la maggior parte dei casi scoperti entro i 6 mesi corrispondono a uno small ticket, mentre i casi di frode con importi superiori ai 10.000 euro in genere necessitano tempi più lunghi, tanto che il 19% dei casi viene scoperto dopo oltre 5 anni.

lunedì 6 Agosto 2018

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