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Trani preda del gioco d’azzardo. Il Movimento 5 Stelle: “Noi di parola. Ora varate il regolamento?”

La Redazione
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"Bottaro è in ostaggio! Ogni volta che un provvedimento deve passare per l'approvazione in Consiglio parte la scala santa nella quale ognuno dei consiglieri cerca di ottenere qualcosa per sé".
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Era la prima settimana di giugno del 2018 quando incontrammo l’assessore Felice Di Lernia per sollecitare la delibera di un regolamento comunale che aiutasse la città a regolamentare ed a limitare l’accesso alle slot ed alle vlt ad una popolazione, quella tranese, che soffre sempre più le dipendenze patologiche dal gioco d’azzardo. Come tutte le volte nelle quali presentiamo una proposta all’amministrazione siamo entusiasti di parlarne, soprattutto a quelle che consideriamo persone che combattono la stessa battaglia da anni, e ci aspettiamo di trovare dall’altra parte lo stesso entusiasmo”.

“Non sappiamo però per quale motivo, ogni volta, il nostro entusiasmo viene interrotto da astrusi termini tecnico-burocratici che, in sostanza, tendono a rimandare o ad abbattere completamente le nostre battaglie. E’ successo anche questa volta: la nostra proposta di un regolamento comunale contro il gioco d’azzardo e le ludopatie ha trovato nell’assessore Felice Di Lernia un muro. Persona informatissima e competente (è lui che ha proposto e fatto approvare la Carta di Servizio Pubblico rinnegata ed relegata ad uso toilette dal sindaco) ha preferito spostare l’attenzione sulla conferenza Stato-Regioni anziché dire, come noi fortemente suggerivamo, “per adesso variamo il regolamento comunale poi, quando la conferenza Stato-Regioni varerà una legge quadro, adegueremo il regolamento alla legge, se necessario”. Qual è quindi il problema? Lo leggevamo tra le righe, senza che lui lo dicesse mai esplicitamente: Bottaro è in ostaggio! Ogni volta che un provvedimento deve passare per l’approvazione in Consiglio parte la scala santa nella quale ognuno dei consiglieri cerca di ottenere qualcosa per sé”.

“In questo caso, secondo l’assessore, il provvedimento sarebbe dovuto passare dal Consiglio ben due volte, se la legge quadro fosse varata in tempi brevi. Potete immaginare facilmente che un’amministrazione M5S non avrebbe un problema del genere perché non ha da accontentare nessuno. Così l’assessore Di Lernia ci ha sollecitato a spingere il governo perché la legge quadro venisse varata al più presto e, nel frattempo, almeno, di eliminare la pubblicità relativa al gioco d’azzardo. Abbiamo preso il suggerimento molto sul serio e ci siamo immediatamente attivati per presentare la nostra proposta su Rousseau senza sapere che, nel frattempo, il #decretodignità avrebbe contenuto già questa norma al suo interno. Ci siamo lasciati con l’assessore con le sue parole “fate almeno questo (l’eliminazione della pubblicità del gioco d’azzardo, ndr) e poi risentiamoci per il regolamento”. Bene, siamo stati di parola, adesso lo variamo questo regolamento?”

sabato 11 Agosto 2018

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