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Sindaco, la Barresi si aspettava le sue dimissioni. “Pagherà solo il presidente di Amet”

La Redazione
Consiglio comunale
"Ora ci aspettiamo la gestione del comune in mano ai privati? Per il turismo un sindaco attento, avrebbe immediatamente rivalutato la Darsena comunale. Resisti Trani c'è chi non ti abbandona"
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“Dopo la farsa delle dimissioni virtuali di tutti gli organi istituzionali, ci saremmo aspettati un gesto forte da parte del Sindaco e quindi anche le sue dimissioni, avrebbe evidenziando così il suo stato di uomo, politicamente, libero e coerente”. Commenta così la consigliera indipendente, Anna Maria Barresi, la situazione politica. “Ci saremmo aspettati le dimissioni dell’A.U. di Amiu dott. Guadagnolo e di Amet Dott. Danisi. Certamente , ma alla fine chi ne pagherà le conseguenze sarà solo il Presidente di Amet Antonio Mazzilli”.

“In un prossimo futuro assisteremo a ben poca cosa per la nostra città, anche perché l’assuefazione dei consiglieri alle volontà bottariane è ormai cosa ben consolidata, definita e completata”. La nota della Barresi si snoda tra Pug, differenziata e partecipate. “Lo spacchettamento di Amiu spa, affidato al notaio in questi giorni, serve a creare un’azienda fantasma la “servizi” (calderone di debiti e improduttivà) e una denominata “impianti” appetibile per qualche straniero . Poi assisteremo alla fuga di dipendenti , che vorranno stare dalla parte giusta per non cadere nell’oblio dell’altra società. Inoltre occorre ricordare che inizierà la corsa per la politica , attribuendo dopo lo spacchettamento e la loro nascita , nuovi posti in cda”. “La fetta più grossa in Amiu, scusate ex Amiu, è data dalla gestione impianti che accorpa: biogas-percolato-ricicleria –produzione del CSS EoW , ovvero combustibile solido secondario , per i più profani una specie di impianto inceneritore ed infine la discarica. Riepilogando si prevedono innumerevoli appalti”.

“Parliamo di “Amet” e per essere più chiari con i cittadini, occorre spiegare che Dopo l’ effetto del decreto Madia, per l’Amet, lo spacchettamento è già avvenuto, anche se ad accorgersene sono stati in pochi (vedi Zitoli che si è soffermata al momento solo sul personale). Il sindaco accenna lievemente al fatto, che il settore vendita vedrà a breve l’ingresso in Amet di un socio privato, il quale deve essere bello ma anche grosso, perchè deve portare di suo anche la vendita di gas e offrire multi servizi (Heracomm-Sorgenia-Engie-Eni gas e luce-Acea), qui l’appalto diverrà più interessante ed in ogni caso facciamo presente ai cittadini che questi grandi gruppi pretendono almeno il 51% del pacchetto azionario,ovvero il controllo totale del gruppo, per poter concentrare il mercato nelle loro mani. L’importante è sapere che a loro interessa, solo, assorbire i 28.000 utenti del mercato di maggior tutela di ex Amet, scusate se tutto diventa ex, (ex Amiu ex Amet poi arriverà anche ex STP). Giustamente come riferisce il sindaco dobbiamo appoggiarci ad un piano industriale, ma voglio ricordare, in primis a me stessa, che fu già ordinato e pagato un piano industriale alquanto generico costatoci circa 40.000 euri”.

Poi prosegue con la situazione sportiva in città: “Sarei più che d’accordo per la riqualificazione dei due palazzetti dello sport (ora finalmente i portinai non lo fanno più i vigili a qualcosa è servito scriverlo, ma nasce una nuova forma di anomalia, da oggi sono le società sportive che vanno direttamente al comando di polizia urbana a ritirare le chiavi) inoltre gradirei far conoscere alla maggior parte dell’ amministrazione un argomento che credo sia passato in sordina e non sia stato ben focalizzato da parte di molti consiglieri della maggioranza: credo che l’intervista e le dichiarazioni forti del capitano della Vigor Trani , il sig. Cantatore del 12/4/2018, attendono un’intervento da parte degli organi competenti e molti sono ancora in attesa di una risposta. Per meglio esplicitare la questione vi comunico che il capitano del Trani ,pubblicamente in un comunicato, asseriva di essere senza stipendio da tempo e che qualcuno avrebbe gestito la società anche con i soldi che il Comune di Trani dava alla Vigor per la gestione dello stadio, a questo punto tutto è più chiaro e capiamo perché la manutenzione dello stadio non è il massimo, forse perché il denaro che veniva versato dal Comune serviva per altri scopi. Ora una domanda sorge spontanea : Come mai nessuno sia intervenuto dopo queste affermazioni di grande rilevanza, tra l’altro pubbliche e documentate?”.

“Infine – conclude – arriviamo al mare e ad altre bellezze, la costa rinasce grazie ai privati, Palazzo Beltrani gestione privata, Monastero presto verrà privatizzato, biblioteca gestione appaltata da privato ma quali sono ormai le cose pubbliche rimaste tali? Ora ci aspettiamo la gestione del comune in mano ai privati? Per il turismo un sindaco attento, avrebbe immediatamente rivalutato la Darsena comunale, (attenti all’ingresso dell’ennesimo privato, a cui pensa il Sindaco) lasciando, con una semplice mossa, ad Amet il 95% degli incassi dei proventi di ormeggio e non trattenere inutilmente somme che il Comune incamera senza investire in infrastrutture. Su questo argomento e su come si poteva procedere, ebbi modo di discuterne quando ero in maggioranza, ma se non c’è condivisione e ascolto, come lamentano i consiglieri oggi al governo, questo è il risultato. Resisti Trani, c’è chi non ti abbandona”.

giovedì 12 Luglio 2018

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