L'INCHIESTA

Giovani elettori tranesi: uno su dieci non voterà. E chi vota non si ritrova nei partiti

Donato De Ceglie
Il sondaggio di Tranilive sulle elezioni
Matteo Renzi è il leader più simpatico ma solo per assenza di poter scegliere "Nessuno". Salvini è il più odiato. Un centinaio di ragazzi ha risposto al nostro sondaggio, ecco i dati
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Generazione Y, Millenial, Nativi digitali, hanno provato a definirli in qualsiasi maniera ma nessuno li ha capiti. Hanno prodotto e acquistato per loro tutta la tecnologia necessaria per renderli più attenti alle veloci evoluzioni della comunicazione ma nessuno è riuscito a parlare di loro e con loro. Li hanno portati sui palchi, la prima bacheca social dove ogni applauso ha lo stesso peso di un like ma nessuno ha condiviso il loro futuro, anche perché non avrebbero potuto. Concepiti nell’anno in cui si scatenò il panico del Millennium bug, si ritrovano a minare bitcoin e ad avere youtuber e instagrammer come idoli. Se avessero un orobilogio di benniana memoria al polso, potrebbero dirci cosa ne pensano dell’attuale situazione ambientale, del peso fiscale che li affliggerà e dell’insostenibile assenza delle agenzie educative. Perché prima o poi se ne accorgeranno anche loro o, forse, già lo hanno fatto.

L’idea di questa inchiesta politica sui neomaggiorenni e le elezioni è nata a fine dicembre, poco dopo l’annuncio di Mattarella di scioglimento delle Camere. Abbiamo realizzato un sondaggio su Google, lo abbiamo fatto girare privatamente, abbiamo contattato singolarmente neomaggiorenni tranesi, ci hanno scritto via mail e raggiunti in chat. Un minimo interesse lo hanno mostrato, non sono figli dell’apatia più totale come troppo spesso ci limitiamo a pensare. Poco più di un centinaio le risposte ricevute, un quadro non scientifico ma relativamente indicativo. L’inchiesta non vuole dare risposte, non vuole condannare le mancanze, ci è servita solo per fare un quadro dell’attuale situazione in città. Mettere un punto, analizzare. E soprattutto dare un nuovo stimolo anche al nostro modo (parlo a nome della redazione di Tranilive.it, nda) di fare informazione.

I dati del sondaggio

Uno su dieci non andrà a votare. Uno dei votanti è indeciso, “Non credo”. Abbiamo chiesto loro quali fossero i temi più importanti sui quali l’Italia dovrebbe interrogarsi e lavorare. La fetta se la dividono in 3: Crescita economica, Istruzione, Lotta alla corruzione. Su questo hanno le idee molto chiare, anche se non manca un 4% che individua il problema principale per l’Italia nella “Chiusura delle frontiere”. Poco più del 10% dei neomaggiorenni tranesi è confuso, non sa definirsi, non sente di appartenere a nessun orientamento politico ed ha bisogno di altro tempo per riflettere. Tra centro e sinistra (pari al 27%) la spunta la destra con il 37,4%.

Tra le preferenze dei partiti è avanti il Partito Democratico con il 32,7%, segue Forza Italia con il 19,6%, Movimento 5 Stelle al 17,8%, Fratelli d’Italia 12,1% e Sinistra Italiana 9,3%. Per la cronaca, la Lega è tra le preferenze di 4 ragazzi.

Le influenze. La Rete supera la famiglia, di gran lunga. In tanti dicono di essere influenzati dai Quotidiani rispetto alla media nazionale ma non parliamo di quotidiani cartacei, lo abbiamo chiesto a qualcuno: “Scrollo la bacheca Facebook, ho il like sulle pagine di Repubblica, Corriere, TPI, leggo i loro post. Se qualcuno mi interessa lo leggo, ma vedo soprattutto i video di dibattiti politici, gli spezzoni di qualche programma che magari fa scalpore”, dice Domenico. E l’influenza degli amici, chiediamo a Teresa, come viene intesa? “A scuola ci sono pochissimi che parlano di politica, ma magari c’è qualcuno che ha ragione. E poi ci sono un paio di amici su Facebook che pubblicano spesso notizie di politica o immagini”.

Tra queste, anche le fake news, che però assicurano di saper riconoscere: “Basta vedere la fonte sotto, un sito di fake lo riconosci subito”.

Le preferenze dei leader si muovono così: Renzi al 31,8% e Berlusconi, Di Maio, Meloni sullo stesso piano al 20,6%. Salvini è stato preferito da 9 ragazzi ed è anche il meno amato (32,7%), seguito da Berlusconi e Renzi. Giorgia Meloni è il nome che tra tutti resta in piedi sulla torre: è stata preferita come “peggiore” solo da 4 ragazzi.

Ma il dato più netto è il numero di quanti abbiano mai avuto modo di avvicinarsi alla politica o ad associazioni impegnate: solo 3 ragazzi tra tutti quelli che hanno risposto al nostro sondaggio. Uno di questi, ci scrive: “Ho seguito la candidatura di un mio parente durante le ultime elezioni”. E tra le occasioni di formazione politica, estranee ai partiti, il risultato è lo stesso: solo 3 hanno avuto modo di parteciparvi.

Avrebbero preferito non scegliere in diverse occasioni e ce lo hanno scritto chiaramente. “Io non mi ritrovo in nessuno di questi nomi”.

martedì 16 Gennaio 2018

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