Politica

Trani, pochi gruppi giovanili attivi. La politica dormiente che aspetta il rintocco delle elezioni

Ottavia Digiaro
Neomaggiorenni e politica
"Trani non è un terreno così fertile per far si che un giovane si avvicini alla politica. Bisogna essere molto motivati e spinti da una forte passione"
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Come possono i giovani di oggi, quelli che a breve saranno chiamati per la prima volta al voto, essere protagonisti del proprio tempo? Come possono formarsi politicamente a Trani? Abbiamo cercato di intercettare alcuni di loro, sondato l’attuale movimento politico giovanile. Parlando con qualche giovane tranese è emerso che “Trani non è un terreno così fertile per la politica. Bisogna essere molto motivati e spinti da una forte passione”.

Tra le tante cose perdute forse la più importante è proprio il vero significato di politica, ovvero l’arte di governare e i termini ad essa legati come militare in un partito, prestare servizio e contribuire con il proprio pensiero a far crescere e a far valere le proprie idee. Abbiamo analizzato la realtà che ci circonda per capire quali sono le opportunità per i giovani.

Tra le ultime peschiamo nel recente 2017 la scuola di formazione politica realizzata dal movimento politico Solo per Trani. Parlando con Fabrizio Sotero, uno dei fondatori del movimento e della scuola, è emerso che c’è “un bel gruppo di ragazzi che frequentano la scuola superiore che hanno deciso di partecipare agli incontri”, ma non ci è dato sapere quanti.

Chi si avvicina al mondo della politica da giovanissimo lo fa per principalmente per curiosità, così come emerge nelle parole di Nicola Lampidecchia, Coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale Bat, “Mi sono avvicinato alla politica in senso ampio (e cioè ho capito “da che parte stare”) per curiosità. Sono sempre stato uno curioso e tendenzialmente informandomi avevo le idee abbastanza chiare già a quattordici anni. Concretamente, invece, ho iniziato a ‘militare’ nel periodo dell’ultima campagna elettorale che ho vissuto come un’ esperienza quasi goliardica”.

Mi gasava fare gli attacchinaggi, seguire i comizi, distribuire i volantini”.

Gioventù Nazionale Trani è il movimento giovanile di Fratelli d’Italia AN e ad oggi è formato da una quindicina di ragazzi. Il movimento persegue uno scopo di tipo culturale, cercando di “sensibilizzare i ragazzi ad una cultura politica oltre a trattare nelle conferenze temi di carattere storico/culturale, improntando il discorso anche in relazione alla storia di Trani”. Inoltre organizzano azioni di volontariato e solidarietà di vario genere perché si ritiene che “il sacrificio per qualcosa di più alto, quale la solidarietà intesa come collante sociale, sia l’essenza stessa della vita”. Si impegnano al “servizio” del partito e trovano anche il modo per creare attività di tipo ricreativo-aggregativo (tornei sportivi o simili, nda) che sfruttano per fare un po’ di autofinanziamento, utile a pagare volantini, materiale per la sede e attività di partito.

Un po’ differente è la situazione attuale nel centro sinistra. “A Trani abbiamo provato più e più volte a costituire una segreteria dei giovani democratici (la giovanile del PD), ma senza riuscirci”.

“Sono pochi i giovani volenterosi e desiderosi di avvicinarsi alla politica”.

Sono le parole di Salima Greca, che da un anno non è più coinvolta nella giovanile per motivi personali, ma che ha seguito con altri ragazzi la gestione del dipartimento immigrazione e Mediterraneo PD Puglia, da cui è nato il forum Immigrazione e Mediterraneo “Stefano Fumarolo”, una realtà che coinvolge associazioni ed enti, partiti e volontari su tutto il territorio regionale.

“Mi sono avvicinata alla politica 10 anni fa – racconta Salima – quando ancora il PD non esisteva e c’era la sinistra giovanile come realtà cittadina di sinistra. Il mio impegno era volto quasi unicamente a proporre iniziative di solidarietà e di assistenza, raccolte speciali di generi alimentari e indumenti, oltre alla gestione di forum relativi alla diffusione ed informazione rispetto al programma politico del partito.”

Ognuno all’interno di queste realtà giovanili si ritaglia il proprio spazio come ha fatto Norberto Soldano: “La mia esperienza politica giovanile inizia nel 2011, quando aderisco ai Giovani Democratici. Oggetto delle mie prime battaglie sono le buche e i piccoli disagi cittadini. Intreccio l’impegno nel movimento studentesco con la militanza politica. Ma nel 2016 avverto il distacco fra il Partito e le istanze della mia generazione delle quali intendevo farmi portavoce: deciso di non rinnovare la tessera. Fondo così nel 2017 “Studenti democratici Trani” dove cerco di tradurre in impegno civico i valori della sinistra moderna. Oggi però ho decido di dedicarmi agli studi universitari”.

Pochi gruppi attivi. Altri dormienti o distrutti in attesa della prossima campagna elettorale. I giovani sono troppo impegnati o abbiamo perso qualche sfumatura della parola politica?


Se qualcuno volesse raccontare la propria esperienza: redazione@tranilive.it

martedì 16 Gennaio 2018

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