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Barresi, chat e maggioranza. Trani a Capo: «Bottaro pressato dagli inquirenti? Spieghi»

La Redazione
Conferenza Trani a Capo
«A questo punto vogliamo sapere se è vero che in passato l'avvocato Bottaro si è rivolto all'impiegato De Feudis per accelerare i mandati di pagamento a suo nome. Gliene chiederemo conto pubblicamente in Consiglio comunale»
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Due affermazioni gravissime, che non possono restare sotto silenzio e, soprattutto, non possono cadere nel vuoto. Bottaro deve spiegare». Così il portavoce del movimento Trani#ACapo Antonio Procacci interviene sulle dichiarazioni rese in un’intervista dal consigliere comunale Anna Maria Barresi. Il riferimento, in particolare, è a due affermazioni. Sulle dichiarazioni rese dal sindaco nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di suo marito, l’impiegato comunale Sergio De Feudis, Barresi riferisce che pochi giorni dopo Bottaro le avrebbe detto testuali parole: “Ho avvertito una pressione psicologica, sono stato prelevato, loro sono tremendi, ti fanno dire quello che vogliono”.

Quindi, secondo quello che riferisce Barresi, Bottaro avrebbe sostanzialmente dichiarato di essere stato portato a dire il falso ai magistrati su pressioni degli stessi inquirenti. «Fosse vera sarebbe un’affermazione gravissima», prosegue Antonio Procacci. «Quindi al sindaco è bastata una pressione psicologica per dichiarare il falso? Ma soprattutto, il sindaco sta dicendo che gli inquirenti lo hanno spinto a dichiarare il falso? E perché, successivamente, non ha preso una camomilla e non è andato a denunciare le pressioni psicologiche ricevute? Naturalmente fosse vero quello che Barresi ha dichiarato. Non fosse vero, ci aspettiamo un’immediata querela da parte di Bottaro nei confronti della consigliera. Ma il silenzio no, quello non lo accettiamo».

La seconda grave affermazione resa da Barresi nell’intervista non è penalmente rilevante, “ma politicamente decisamente sì”, afferma Aldo Procacci, capogruppo di Trani#ACapo. «A questo punto vogliamo sapere se è vero che in passato l’avvocato Bottaro si è rivolto all’impiegato De Feudis per accelerare i mandati di pagamento a suo nome. Gliene chiederemo conto pubblicamente in Consiglio comunale».

«Non siamo disposti, ancora una volta, ad accettare i silenzi di Bottaro», prosegue il consigliere Maria Grazia Cinquepalmi, le affermazioni sono gravi e vanno spiegate in fretta. E crediamo a questo punto che anche la magistratura debba intervenire per accertare quanto dichiarato da Barresi. Pertanto attendiamo qualche giorno che sia il sindaco a prendere l’iniziativa, altrimenti la prenderemo noi».

lunedì 20 Novembre 2017

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