“IlnComune di Trani sa dal 16 giugno scorso che rischia di perdere il finanziamentonregionale per l’esecuzione del Piano di Caratterizzazione della discarica.nCiononostante Bottaro e Di Gregorio continuano a rispondere parlando din“speculazioni politiche”. Ma quanto dobbiamo ancora sopportare la facciatostandi questi soggetti?”. Il movimento Trani#ACapo interviene sulla vicenda dellanbonifica della discarica, a supporto di quanto già reso noto dalla consiglieranregionale del Movimento Cinquestelle Grazia Di Bari. “Quanto l’Assessoratonall’Ambiente ha risposto alla Consigliera Di Bari è noto al Comune sin dal 16ngiugno 2017”, sottolinea il consigliere Maria Grazia Cinquepalmi, “quando connuna nota a firma dell’ingegner Giovanni Scannicchio, dirigente della SezionenCiclo dei Rifiuti e Bonifica, la Regione ha intimato al Comune di provvedere,nentro 7 giorni dalla ricezione di quella comunicazione, di trasmettere inprovvedimenti di nomina del responsabile del procedimento e le Determinazioni ancontrarre nell’ambito delle procedure ad evidenza pubblica, finalizzatanall’individuazione delle aziende che dovranno eseguire i lavori dincaratterizzazione”. “Sin da allora”, prosegue il capogruppo di Trani#ACapo AldonProcacci, “l’ingegner Scannicchio precisò che in assenza di quei documentinavrebbe dovuto disporre gli atti per le procedure di revoca del finanziamento.nDalla risposta fornita all’interrogazione della Consigliera regionale del M5Snemerge chiaramente che non è cambiato nulla, quindi dobbiamo davvero aspettarcinla beffa”. “La Regione”, conclude ilnportavoce del movimento, Antonio Procacci, “nella nota del 16 giugno parla din“inadempimento dei termini”, di “reiterazione del ritardo” e di “ampiandecorrenza temporale”. E in tutto questo Bottaro e Di Gregorio come rispondonona chi, legittimamente, lancia allarmi sui ritardi, come ha fatto recentementenil Comitato Bene Comune? Parlando di speculazioni politiche. Ma la Regione, chenparla di ritardi e inadempimenti, non è della loro stessa parte politica? Menonchiacchiere, sindaco e assessore all’ambiente. Datevi una mossa, altrimenti venne chiederemo conto nelle sedi opportune”.