Politica

Forza Italia Bt, «Non abbiamo mai pensato che l’obiettivo fosse cambiare premier»

La Redazione
Referendum costituzionale
A dichiararlo è il vice commissario della provincia Bt di Forza Italia, Raffaele Merra
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«In linea con quanto riportato più volte dal nostro Presidente Silvio Berlusconi, non ho mai pensato che il referendum servisse a cambiare il premier.  Tutt'altro. Contrariamente a quanto affermato da qualcuno, Noi di Forza Italia, per chi ci ha seguito in convegni, dibattiti e confronti con il SI, non abbiamo mai pensato ne tantomeno affermato  che il nostro obiettivo fosse quello di voler cambiare il premier nell'immediatezza di una sconfitta del SI, " sebbene desiderosi di un suo ritorno a casa ". Ma abbiamo lottato con tutte le forze perché il premier non cambiasse in modo arbitrario, prepotente e capriccioso, e sotto dettatura dei poteri forti, tra cui l'Europa, le regole fondamentali del nostro paese. Cioè la Costituzione. Costata non poco all'Italia».

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A dichiararlo è il vice commissario della provincia Bt di Forza Italia, «queste regole vanno certamente riviste in alcuni aspetti ma non a colpi di maggioranza. Come ha sempre fatto Renzi ponendo la fiducia su tutto, anche su questioni morali del vivere civile». 

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«Si è capito a chiare lettere – scrive Salvatore Merra – il tenore del voto fornito dal popolo con grandissima partecipazione e determinazione. Un voto di protesta e in tanti casi di pancia, o meglio ancora, di mal di pancia, ma forte e volitivo. (quanta gente conosceva realmente le magagne che stavano dietro questo voler cambiare a tutti i costi?). Un voto che non ha connotati politici. Ma una precisa volontà di vero rinnovamento (senza farsi prendere per i fondelli da Renzi). È stata la voce di una protesta e di un malcontento allargato e diffuso per tante scelte sbagliate fatte nel corso di questi ultimi anni. Disagi sociali. Problemi irrisolti sul l'immigrazione, eccetera». 

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«Vero è però che tutto ciò stravolge l'attuale estabilishment politico ed economico. Ora si aprono scenari complessi e difficili. Riflettiamo a cose fatte come, a parte la caduta di Renzi, non ci sia tanto da festeggiare. Ma capire come orientarsi e rimboccarsi le maniche più di prima. Il Popolo ora si aspetta qualcosa di serio da una classe politica autentica, seria e capace».

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martedì 6 Dicembre 2016

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