Cultura

Dario Agrimi e la sua mostra “Scatola Nera” ospiti da questo sabato a Palazzo Beltrani

La Redazione
Dario Agrimi
Installazioni ambientali, dipinti, sculture, video e fotografie raccontano la ricerca dell'artista in una selezione delle opere realizzate durante gli ultimi dieci anni
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L’artista Dario Agrimi e la sua prima mostra personale dal titolo “Scatola Nera” saranno ospiti, a partire dalle ore 19 di sabato 7 luglio, dell’intero piano nobile di Palazzo Beltrani. Articolata anche attraverso le varie stanze, compresi i servizi e gli ambienti esterni, l’esposizione dell’autore, che vive ed opera a Trani, racconterà gli ultimi dieci anni di elaborati dell’artista secondo un’ampia selezione dei lavori realizzati tra il 2008 ed il 2018.

“Installazioni ambientali, dipinti, sculture, video e fotografie raccontano la ricerca polimorfica di Agrimi, caratterizzata dal ricorso a un linguaggio irriverente, iconoclasta, cinico e grottesco, specie nell’indagine sul ruolo e sulla funzione dell’artista nel più ampio sistema dell’arte, della cultura e della società” commenta al riguardo Roberto Lacarbonara, che aggiunge: “Un percorso che documenta un’evoluzione non solo biografica ma soprattutto stilistica, dove i temi dell’identità, della memoria e dell’ipertrofia individuale propria dell’artista contemporaneo, si intersecano con le costrizioni morali, le riflessioni etiche e la speculazione filosofico-religiosa. Ne risulta un programma espositivo complesso che continuamente rilancia l’attenzione, la curiosità e la reazione dei visitatori, chiamati a mettere in questione le proprie indiscusse certezze”

“Pensata come un inquietante dispositivo memoriale, Scatola nera è l’archivio della produzione artistica di un decennio, quasi il tentativo di facilitare l’indagine critica dopo un grave incidente (uno scontro con l’arte stessa). Molti tuttavia sono i lavori inediti, quasi desecretati per l’occasione, opere con cui Agrimi riflette sulla relazione tra sacralità religiosa e laica, specie attraverso interventi che indugiano su un ironico culto della personalità, a partire dall’immagine stessa della mostra – esplicito omaggio a Gino De Dominicis – con cui l’artista annuncia la propria mostra attraverso il proprio manifesto funebre: relazione incestuosa tra arte e vita che sembra produrre ad un tempo feticismi e necrofile” conclude Lacarbonara.

La mostra sarà visitabile dal 8 luglio fino al 26 agosto, nei giorni che vanno dal martedì alla domenica secondo una doppia fascia oraria (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21). I ticket avranno un costo regolare di 6 euro, mentre per studenti, docenti, minori ed over 65 sarà applicata una riduzione di 2 euro sul biglietto normale.

mercoledì 4 Luglio 2018

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