Cultura

I poeti fioriscono al buio, Fabio Squeo si racconta a villa Guastamacchia

La Redazione
I potei fioriscono al buio
Il viaggio fantasioso nell'atmosfera poetica ha avuto inizio partendo dall'accezione di sant'Agostino secondo il quale la poesia si può percepire ma non comprendere
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“I Poeti fioriscono al buio”.Questo il titolo della raccolta di poesie dell’autore tranese Fabio Squeo nonché il nome dell’evento che si è tenuto ieri 23 giugno nella splendida cornice del giardino di Villa Guastamacchia.

Rispondendo alle domande di Mariella Ferreri, presidente della commissione cultura del Pd e curatrice dell’evento, il poeta tranese ha dissertato sulla scoperta del concetto di “niente”, “senso” e “tempo”, parole chiave che muovono i sui componimenti.

Il viaggio fantasioso nell’atmosfera poetica ha avuto inizio partendo dall’accezione di sant’Agostino secondo il quale la poesia si può percepire ma non comprendere. L’esplorazione della poetica dell’autore tranese è terminata approfondendo i principali protagonisti dei suoi componimenti, prima fra tutti la natura, passando attraverso il ruolo dell’amore nella vita dell’uomo e del poeta.

Il duetto del poeta con la presidente della commissione cultura ha portato alla luce la dimensione del viaggio introspettivo come ricerca interiore. E’ emersa con prepotenza la filosofia esistenzialista che permea tutta la silloge di Squeo. L’interrogativo incessante sul senso della vita, il difficile dominio dell’abissale vuoto cosmico che regola le nostre vite e la dimensione dell’amore come unica via di scampo etica, segnano le liriche dell’autore. Tutto questo è emerso dalla lettura di alcuni componimenti della raccolta, sapientemente declamati sulle note di Chopin.

Un evento che ha promosso cultura, ha dato lustro alla nostra Città che intende candidarsi quale “Capitale della Cultura 2021”, ma soprattutto ha generato emozioni, quelle sane emozioni di cui abbiamo bisogno per uscire dalla pigrizia emotiva. Tutto questo grazie alla poesia e all’azione dei poeti che, per dirla con la poetessa statunitense Emily Dickinson, hanno un unico merito: “Accendere una lampada e sparire. Questo fanno i poeti. Ma le scintille che hanno ravvivato, se vivida è la luce, durano come il sole”.

lunedì 25 Giugno 2018

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