Cultura

Vietato dire “Non ce la faccio”. Nicole Orlando ospite de Il Giullare

Stella Barracchia
Festival Il Giullare con Nicole Orlando
Stella Barracchia, bibliotecaria, ci racconta il suo incontro con la campionessa del mondo Nicole Orlando
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“Ai nostri giorni ci sono tante possibilità per tagliare grandi traguardi” e Nicole Orlando è un esempio per tutti noi, per i nostri traguardi giornalieri ma anche per quelli più grandi, per i traguardi straordinari e pieni zeppi di sogni.

Ho conosciuto Nicole grazie alla possibilità che gli organizzatori del Festival Il Giullare, teatro contro ogni barriera, giunto alla sua decima edizione, mi hanno regalato, chiedendomi di presentare il suo libro fresco di stampa “Vietato dire non ce la faccio”.

Nicole Orlando ha vinto quattro medaglie d’oro ai Mondiali di atletica: è una campionessa del mondo, menzionata anche nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, ma è una campionessa speciale perché è nata con la sindrome di Down.

Da venticinque anni corre i 100 metri controvento e vince perché sin da piccola la sua famiglia le ha insegnato che è “vietato dire non ce la faccio”.

Appena l’ho vista ho provato per lei un timore reverenziale. 4 medaglie d’oro e tutti quei traguardi tagliati, ma lei mi ha messo subito a mio agio con la sua spiccata simpatia, cercando di placare la mia ansia pre-intervista, abbiamo chiacchierato un po’ delle nostre vite, del suo nuovo amore, dei suoi viaggi passati e futuri, dei programmi televisivi a cui ha partecipato con orgoglio e poi ci siamo abbracciate e quell’abbraccio mi ha fatto entrare nel suo mondo in modo definitivo e mi ha messo un’energia sulla pelle che non è ancora svanita.

Nicole è speciale, non solo perché ha dimostrato al mondo che “la sindrome di down non è quella disgrazia che tutti credono”, ma soprattutto perché la sua testimonianza spavalda e senza filtri ci fa veramente credere che volendo possiamo tutti confrontarci con i nostri sogni e scoprire la strada per raggiungerli, senza limiti di età, di tempo e di abilità.

La sua strada è stata lo sport, il suo tifo la famiglia e gli amici, i suoi amuleti il coraggio e la pazienza perché come racconta nel suo libro “Nulla è impossibile soprattutto se cresciamo in un ambiente sereno e paziente”.

lunedì 14 Maggio 2018

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