Cultura

Pro Patria e Marcello Veneziani dialogano sui cento “Imperdonabili”

Vincenzo Avveniente
I ragazzi dell'Associazione Pro Patria con Marcello Veneziani
L' autore presenta il suo libro: "Sentivo la voglia di sdebitarmi e mantenere viva un'importante memoria di conoscenza"
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Si è tenuto lo scorso mercoledì sera presso il Polo Museale di Trani l’incontro organizzato dall’associazione culturale Pro Patria con l’ospite Marcello Veneziani. Il tema del “dialogo con l’autore” è stato l’ultimo libro pubblicato dal giornalista e saggista biscegliese intitolato “Imperdonabili: cento ritratti di maestri sconvenienti”.

“Gli autori contemporanei sono quelli che meno parlano ai giovani d’oggi, ragion per cui capisco che i personaggi inattuali di questo libro sono perfettamente consoni allo spirito della nostra epoca” sottolinea Marcello Veneziani nel suo discorso, aggiungendo: “Un elemento importante per capire il filo conduttore del libro è che i grandi scrittori non sono quelli che rispecchiano la propria epoca ma coloro che la sopravanzano e non la rispettano perché vogliono andare oltre”.

Nella presentazione iniziale dell’evento il presidente di Pro Patria, Francesco Tomasicchio, descrive l’opera come “Un messaggio di speranza che tutti i giovani dovrebbero saper apprendere, un motivo per avvicinare i ragazzi alla lettura ed alla comprensione della storia. “Imperdonabili” è un libro che arriva dove le istituzioni non possono o non vogliono arrivare, perché ci sono tanti personaggi non solo controcorrente, ma scomodi”. Una particolarità della presentazione del libro è stata la discussione circa alcuni dei cento personaggi trattati da Veneziani ad opera degli stessi ragazzi dell’associazione. Le analisi ed i personali commenti su rilevanti figure culturali come Dante Alighieri, Luigi Pirandello, Niccolò Macchiavelli e Gabriele D’Annunzio hanno introdotto la parola dell’autore.

L’ospite muove successivamente una polemica alla scuola moderna, vittima di un’istruzione che non entusiasma ed invoglia gli alunni nell’affamata conoscenza della “quieta bellezza dell’intelligenza”, trasmessa da autori spesso odiati, se non proprio sconosciuti nelle aule. Veneziani racconta inoltre un aneddoto personale sul clandestino amore nutrito verso Dante e Petrarca, preferiti maggiormente nei tempi extracurriculari. “Riuscire a scoprire gli autori attraverso letture inconsuete ed immagini insolite significa scoprire quella segreta capacità di parlare a epoche, persone e lingue diverse” sostiene l’autore.

Davanti ad un pubblico omogeneamente composto da giovani ed adulti, Marcello Veneziani spiega come il senso della sfida di incontrare cento maestri diversi sia: “Scommettere che i pensieri valgono più della forza del tempo. Arrivato ad una certa età conto di aver letto circa cinquecentomila pagine, per scriverne ora cinquecento in un condensato di vita da lettore accanito: sento la voglia di sdebitarmi con gli autori che mi hanno plasmato e voglio mantenere viva la memoria di questi capolavori per salvaguardarli dal sopravvento della tecnologia.”

Tra gli “Imperdonabili” sono presenti non solo gli autori dei classici, rappresentanti di una forza destinata a durare nel tempo ed al di sopra dello stesso, ma anche figure meno conosciute come Piero Martinetti, Giuseppe Rensi e Cristina Campo. Dei cento menzionati dall’ospite, quarantacinque sono italiani, tre sono viventi ed otto quelli conosciuti tra cui spicca Indro Montanelli, ricordato con preziosa gratitudine. Il binomio “Pro Patria-Veneziani” si rivela vincente per la seconda volta, due anni dopo il primo evento organizzato dal giovane gruppo con lo stesso autore e nel frattempo susseguito dalle altre iniziative intraprese dai ragazzi associati.

venerdì 13 Aprile 2018

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