“La quotidianità, la familiarità, l’esperienza e la semplicità.nIl supporto morale e lo sdrammatizzare. La fiducia. Le abitudini, le festenpassate insieme, il lavoro. Il tempo che passa. Questo per me è ‘Padre enFiglio’”.
È così che sinteticamente, ma con molta efficaciandescrive la sua esposizione fotografica Claudio Ladisa, tranese ed autore dellanraccolta fotografica “My father’s job” in mostra nella corte del Polo Musealendi Trani (Museo Diocesano – Museo della storia della Scrittura Meccanica) –npalazzo Lodispoto, in piazza Duomo a Trani.
Trentadue scatti che ritraggono il forte legame padre –nfiglio nelle botteghe e nelle piccole attività commerciali della città.
Trentadue storie che partono da un fatto drammaticonquanto inaspettato: la rapina in cui esplosero anche dei colpi di pistola in unnferramenta nel centro di Trani, avvenuto non molto tempo fa che, per quantonabbia segnato la vita di padre e figlio commercianti, ha fatto in modo che ilnloro rapporto divenisse ancora più saldo. È la storia di Vito e Raffaele, allanquale ne seguono tante altre, di gente appassionata e protagonista di unanduplice verità: l’importanza degli insegnamenti di un padre, la necessità, pernun figlio, di avere un riferimento e divenirne erede.
I soggetti dei trentadue scatti sono ritratti in piedi,nquasi in rispettosa attesa e celata emozione.
La mostra, che verrà inaugurata domani, venerdì 15ndicembre alle 18 è ad ingresso libero e permarrà fino al 15 gennaio del nuovonanno, rientra nei molteplici appuntamenti della rassegna natalizia “Serend’Incanto 2017” ideata e curata dalla Fondazione S.E.C.A e libreria Miranfù, inncollaborazione con il Comune di Trani e la Basilica Cattedrale.