Cultura

La storia di Bob Corn all’Hastarci, tra sisma e musica

Vincenzo Avveniente
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Il trailer del film di Bob Corn "Inagibile"
Prima dell'esibizione musicale, la proiezione del suo film "Inagibile" ed il racconto del disagio artistico dopo il sisma in Emilia
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Tiziano Sgarbi, da molti chiamato “Tizio” e conosciuto con il nome d’arte “Bob Corn”, si è esibito in concerto nella sede del circolo Hastarci durante la serata di domenica 19 novembre. Preambolo all’esibizione è stata la proiezione del suo cortometraggio intitolato “Inagibile”, per la regia di Giulia Natalia Comito e Tommaso Cassinis. Il corto racconta l’elaborazione di un dramma collettivo quale il terremoto del 20 maggio 2012 in Emilia, dalla prospettiva di un musicista di Modena, città colpita dal sisma. Bob Corn perderà così la sua casa, andrà a vivere con i suoi genitori e vedrà limitarsi sia l’ispirazione che le possibilità di girare tra le città con la sua musica.

Bob Corn non si definisce un musicista, lui “vuole soltanto dire, fare, sapendo come si compone una canzone”. È un cantautore, ma si diletta anche con brani altrui che “devo sentire miei, anzi a volte li sento più personali dei miei” commenta. Fondatore di Fooltribe, organizzatore di Musica nelle Valli (festival indipendente che ormai da 15 anni propone band da tutto il mondo) rivela con ironia che “sarà la fine della relazione con la mia ragazza, nel 2001, a spingermi nel tirare fuori la mia musica”. Saranno le conoscenze coltivate e le curiosità suscitate durante gli anni di concerti a consentirgli l’opportunità di spostarsi di esibizione in esibizione, sempre in compagnia di una semplice chitarra ed una lunga barba.

“Tizio” è considerato uno dei padri spirituali della scena musicale indipendente. È semplicemente tutto puro, veramente DIY (Do It Youself), mai inclinato alle mode. Conferma il suo legame allo stile indie e folk, evidenziando come preferisca “quella musica che non deve passare dalle etichette per essere fruibile, ma viene messa in giro subito cosi com’è”. Poi aggiunge: “Io amo tutto della musica, soprattutto stare con la gente e parlarci, andare in giro, senza muri e distanze. Come può essere un semplice backstage, una delle cose che manca nei miei concerti perché è tutto visibile lì davanti. Preferisco pochissima pubblicità, giusto ciò che è necessario da comunicare, sono più per la sostanza che per l’apparenza”.

La curiosità circa il suo nome d’arte viene soddisfatta quando ne svela il simpatico retroscena: “Tutto nasce per caso, durante la visione di un cortometraggio in cui un piccione mangia talmente tanto che scoppierà come un pop corn. Un mio amico me lo suggerì e decisi di cambiare le lettere P con due lettere B, ed ecco qua”. I prossimi impegni porteranno Bob Corn tra Feltri, Belluno e Modena, mentre tra aprile e maggio sarà in Scozia, riprendendo passo dopo passo quel ritmo di trasferte musicali interrotto dal sisma in Emilia.

mercoledì 22 Novembre 2017

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