Cultura

Rettoria Santa Maria de’ Russis (San Giacomo): alcuni privati vorrebbero realizzare un nuovo portale

La Redazione
San Giacomo
Le tre Associazioni, nella loro generosità, hanno contribuito in modo privato per sistemare la suppellettile, sedie, lampadario e sono impegnati nella contribuzione volontaria per assolvere al residuo dei debiti
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Il rettore Mons. Savino Giannotti comunica che la Chiesa – Rettoria S. Maria de’ Russis (detta di S.Giacomo), dopo il trasferimento (1962) della sede Parrocchiale Ss. Angeli Custodi, con relativa personalità giuridica, presso la nuova Chiesa Parrocchiale, in via papa Giovanni XIII, ha mantenuta la personalità giuridica di Rettoria assegnata alla cura pastorale del Parroco della Chiesa S. Giovanni in Trani.

La Chiesa – Rettoria ha subito diversi usi; e dal 1988 è stata usata per attività di culto e religione – culturali in particolare per visite turistiche e proposizioni di devozioni popolari ( per es. presepe artistico ).

Nel anno 2000, la Soprintendenza di Bari ha riconsegnato la Rettoria, avendo eseguito un parziale intervento di restauro, iniziato nel 1987. I vari Rettori (Parroci di S. Giovanni in Trani), che si sono succeduti nel tempo, per mantenere l’ordinaria manutenzione del sito, hanno affidato ad alcune Associazioni di volontari, quali guide turistiche, la promozione della memoria storico- artistica della stessa Rettoria. Ma dopo qualche anno, anche i volontari hanno lasciato il loro gratuito servizio.

Pertanto, il 02 febbraio 2016, l’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, in virtù della Sua potestà ordinaria ha ritenuto opportuno nominare il Rev. mo Mons. Savino Giannotti, vicario generale, RETTORE, della RETTORIA S. MARIA de’RUSSIS (vulgo dicta Chiesa di S. Giacomo), conferendogli tutte le facoltà e attribuzioni inerenti all’ufficio.

A seguito degli impellenti restauri della sede Arcivescovile, e il trasferimento in altra sede degli Uffici e Associazioni presenti nel medesimo palazzo, l’Arcivescovo ha trasferito le tre Associazioni UGCI (Unione Giuristi Cattolici Italiani), UCID Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti di aziende), Delegazione di Trani, dell’O.E.S.S.di G. (Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme) presso la sede della rettoria S.Maria de’ Russis, con l’impegno di promuovere le attività secondo la natura e gli scopi dei loro statuti, e rendere agibile la Rettoria per le finalità di culto e religione e la promozione della devozione verso i loro Santi protettori, ma soprattutto verso S. Nicola il Pellegrino , Patrono Principale della Città di Trani e dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e titolare di Nazareth.

Per rendere usabili e visitabili la navata superiore e la Cripta di S. Nicola, di detta Rettoria, si è proceduto una pulizia generale con il trasferimento di tre camioncini di rifiuti nei siti legali, disinfestazione accurata, allacciamento dalla strada delle condutture di acqua e fogna, al la sistemazione di un bagno decente di servizio nella zona della sala quasi-segreteria, alla messa in opera e certificati relativi dell’impianto luci, alle certificazioni di tutto quanto necessario per la legalità degli impianti idrici e rispetto meticoloso delle indicazioni della Soprintendenza di Bari, secondo quanto indicato nel progetto preventivo del restauro, anche se non completato .

Inoltre, si è provveduto alla sistemazione provvisoria, per motivi di sicurezza, della porta centrale oggetto di un incendio.

Si comunica che le tre Associazioni, nella loro generosità, hanno contribuito in modo privato per sistemare la suppellettile, sedie, lampadario, ecc. e sono impegnati nella contribuzione volontaria per assolvere al residuo dei debiti che ancora ammontano a € 6.000,00.

Si nota, che a seguito dell’incendio della Porta centrale, di cui la stampa si è fatta portavoce, sono stati espressi, da alcuni privati, i vari desideri di progettare una nuova porta più artistica, rifacendosi all’esempio del Portale del Santuario di S. Maria di Colonna.

Per questo desiderio, è necessario procedere con serietà rispettando le competenze dei vari Organismi Ecclesiali e Civili preposti ad hoc. Per es. formare un Comitato con l’autorizzazione dell’Arcivescovo per presentare progetti, e indicare i preventivi di spesa e posa in opera e chiedere l’autorizzazione all’Arcivescovo che con la collaborazione responsabile dell’Ufficio Diocesano dei beni Culturali istruisca la pratica e chieda le dovute autorizzazioni alla Conferenza Episcopale Italiana e alla Soprintendenza; e in accordo con l’Amministratore Diocesano e il Rettore o un suo delegato, si proceda a fare un preventivo di spesa, ad indire una gara di appalto.

Pertanto, pur lodando lo zelo per la tutela, cura e sviluppo dei beni culturali, nessun privato o Associazione può raccogliere denaro, anche se si fa riferimento a codici IBAN degli Uffici Curiali.

Le varie erogazioni, in genere, tranne quelle versate al’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, e Associazioni Civilmente riconosciute ad hoc, non sono soggette a detrazioni fiscali

mercoledì 21 Giugno 2017

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