Due condanne per rissa pluriaggravata sono state inflitte, questo pomeriggio, dalla Corte d’Assise di Trani nell’ambito del processo per l’omicidio di Biagio Zanni, il 34enne accoltellato nella notte tra il 19 e il 20 settembre 2015 in piazza Quercia a Trani. Il delitto maturò al termine di una rissa tra due gruppi, uno dei quali costituito da giovanissimi, anche minorenni. Davanti alla Corte d’Assise di Trani sono stati giudicati i due imputati maggiorenni coinvolti nei fatti, il 21enne Gianluca Napoletano e il 23enne Gabriele Lorusso: il primo – che secondo l’accusa aveva colpito la vittima con l’ingessatura dell’avambraccio destro – era accusato di concorso aggravato in omicidio, porto senza giustificato motivo di coltello e rissa pluriaggravata; il secondo solo di rissa. E per i due l’accusa aveva chiesto, rispettivamente, condanne a 10 e 4 anni di reclusione.
Nel pomeriggio la Corte, presieduta da Giulia Pavese, ha assolto Napoletano (difeso dall’avvocato Antonio Florio) dal reato più grave di omicidio e da quello di porto di coltello, condannandolo per rissa pluriaggravata a 4 anni, con interdizione dai pubblici uffici per 5 e condanna al pagamento dei danni alle parti civili costituite da liquidarsi in separato giudizio (con provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro). Lorusso (difeso da Gianluca Bucci) invece è stato condannato a 2 anni e mezzo.
Le motivazioni si conosceranno entro 90 giorni. Per questo delitto, c’è già stata una condanna in primo grado a 10 anni per omicidio a carico di un ragazzino, all’epoca 15enne: si tratta di colui che avrebbe accoltellato Zanni. Nel processo in Corte d’Assise a Trani il Comune era costituito come parte danneggiata dal reato, con l’avvocato Laura Di Pilato. Le parti civili erano rappresentate dall’avvocato Giangregorio De Pascalis.