Cronaca

Cava fumante, resta tutto invariato. Trani a Capo: «È scandaloso»

La Redazione
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Contrada monachelle
"Se il sindaco non ne è capace, chieda aiuto alla Regione o al Ministero, gli strumenti legislativi ci sono. Non si può continuare ad aspettare. Bottaro, sveglia!"
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“Il silenzio e l’immobilismo sulla cava fumante sono scandalosi. Questo video è stato realizzato ieri. Sono almeno 6 mesi che da quel terreno esce fumo, che in città respiriamo quasi giornalmente una puzza insopportabile, che quello che gente senza scrupoli (bastardi) hanno sepolto nella cava sta contaminando la falda acquifera. Sei mesi, 180 giorni, e ancora non si interviene. Vergognoso ed inconcepibile”.

“Negli ultimi 30 giorni, da quando cioè hanno fatto il sopralluogo con i vigili del fuoco, non è cambiato nulla. La cava continua a fumare e sul posto non c’è alcun segno di attività compiuta su quell’area. Va bene, Bottaro ha chiarito che è importante capire come intervenire, che c’è il rischio di esplosione, ma possibile che dopo 30 giorni non hanno ancora capito? Possibile che un Sindaco, maggiori autorità sanitaria cittadina, non senta l’esigenza di pretendere un intervento immediato per porre fine alla contaminazione? Ci chiediamo anche come mai la Asl non stia intervenendo su questa vicenda. Eppure è a rischio la salute dei cittadini”.

A scriverlo sono Aldo e Antonio Procacci e MariaGrazia Cinquepalmi. “E’ incredibile che le emergenze ambientali della nostra città vengano trattate con tutta questa sufficienza, vedi anche la lentezza con cui si sta procedendo alla messa in sicurezza della discarica. Doveva essere già partito il Piano di Caratterizzazione e invece siamo ancora alla fase di studio. Chiaro che nessuno ha fretta di intervenire, l’ordinanza del Sindaco sulla cava fumante è priva di scadenze e sanzioni, quindi praticamente non vale nulla. Ma tanto per il Sindaco non c’è alcuna emergenza, ha chiarito che quei fumi sono pericolosi solo per chi si trova a meno di 10 metri dalla cava. Trani#ACapo ha interessato della questione il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a cui è tornata a scrivere ancora una volta anche sulla discarica. E il Ministero, per l’ennesima volta, ha chiesto spiegazioni a Regione, Provincia, Arpa, Comune e Amiu sulla nostra segnalazione di danno ambientale, includendo per la prima volta anche la cava fumante”.

Intanto oggi compare la notizia relativa alle proprietarie della cava che avrebbero presentato un ricorso al Tar contro l’ordinanza del Sindaco. Le proprietarie dell’area chiedono l’annullamento dell’ordinanza perché priva di una serie di elementi. L’udienza si terrà domani. “Se il Tar dovesse sospendere l’ordinanza i tempi si allungheranno notevolmente e la cava continuerà a fumare e ad inquinare. Senza entrare nel merito delle contestazioni mosse dalle proprietarie della cava (giuste o non giuste lo stabilirà il tribunale), questa notizia conferma quello che noi diciamo da mesi: Bottaro ha preso questa vicenda con estrema leggerezza” scrivono dal Movimento.

“Si limita a firmare ordinanze per mettersi a parte civile, ma poi, concretamente, i problemi restano lì. Essendo un grave problema che incide sulla salute pubblica il Sindaco ha tutti gli strumenti per intervenire direttamente, affidando i lavori di messa in sicurezza e bonifica, salvo poi rivalersi su chi sarà ritenuto responsabile dal Tribunale. Se non ne è capace, chieda aiuto alla Regione o al Ministero, gli strumenti legislativi ci sono. Non si può continuare ad aspettare. Bottaro, sveglia!

martedì 20 Febbraio 2018

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