Gasry è residente ad Aversa ed è stato individuato e fermato dai carabinieri del Ros di Napoli che lo tenevano sotto controllo da tempo. Yacine è un imam e predicatore itinerante, per questo era di passaggio nella stazione di Foggia dopo esser stato a Trani in una moschea per tenere un discorso. Gasry ha gestito la moschea di via Isonzo ad Aversa per anni ed è stato condannato a seguito di un processo scaturito da un’indagine avviata dal Ros e dalla Procura di Napoli all’indomani degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle. La condanna è stata confermata per dieci imputati, ma solo due sono in carcere: Yacine Gasry e Kamal Guendoz arrestato a maggio scorso ad Aversa.
L’accusa per Gasry e per gli altri condannati è di sostegno esplicito all’organizzazione terroristica algerina e la loro piena riconducibilità al gruppo salafita per la predicazione e il combattimento algerino. La struttura eversiva attiva sul territorio italiano è stato accertato fosse sempre pronta e disponibile a sostenere logisticamente e operativamente i gruppi armati operanti in Algeria.
Dal processo è emerso come venisse favorita l’immigrazione illegale in Italia di militanti islamisti, deputati a mantenere i collegamenti con omologhi gruppi operanti in madrepatria e in altri stati europei.