Il regolamento di polizia municipale di Trani, all’articolo 45, non piace ai cosiddetti distributori automatici “h24” sempre più diffusi in città. E così, a oltre due anni dall’entrata in vigore, un gestore propone ricorso al Tar contro l’articolo 45 che stabilisce, dalle ore 22 alle 6 del giorno successivo, il divieto di vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica, nonché di ogni altra bevanda contenuta in contenitori di vetro o lattina. Altre limitazioni sono previste in occasione di determinati eventi su disposizione del sindaco e, comunque, il divieto si applica in prossimità dello stadio comunale in occasione delle partite. Ma uno di questi esercizi, che si è visto multare per aver violato il regolamento, ha deciso di opporsi davanti al Tar. Il ricorso è stato notificato a Palazzo di città il 17 ottobre scorso e, ora, è stato conferito l’incarico per resistere in giudizio all’avvocato comunale. Dunque, un’operazione a costo zero con cui l’amministrazione intende difendere una scelta dovuta al commissario prefettizio Maria Rita Iaculli, che adottò il regolamento nel marzo 2015. L’obiettivo dell’articolo 45, in particolare, era quello di garantire la sicurezza della città, l’incolumità pubblica e l’igiene del suolo nelle ore notturne. Obiettivo fatto proprio dall’amministrazione comunale a qualche settimana di distanza dall’omicidio di Biagio Zanni, avvenuto nel mezzo della movida del sabato sera, quando si cominciò ad applicare “di fatto” quanto previsto dal regolamento già in vigore.
Il gestore dell’h24, ora, chiede, in via principale, l’annullamento dell’intero articolo 45; in via subordinata, si oppone al silenzio inadempimento del Comune rispetto alla richiesta già avanzata di annullare o revocare l’articolo 45 e, quindi, al silenzio sulle istanze relative alle note difensive depositate dal ricorrente in seguito alla notifica di due verbali di accertamento di illecito amministrativo nel 2016.