Una vita insieme, quella che verrà e quella già vissuta, e non poca: 57anni già nell’album dei ricordi. Hanno 91 e 83 anni, Giovanni e Cecilia, sposi dallo scorso sabato, quando nella cripta di San Nicola nella Cattedrale di Trani, don Nicola Napolitano ha celebrato il loro matrimonio. Una storia di pazienza e amore quella tra i due, che da 57 anni sono sposati ma solo civilmente e solo da “nonni” hanno potuto dire “Sì” dinanzi a Dio. Cecilia, donna di fede, ha esaudito il suo sogno per mettere pace nel suo animo e finalmente poter celebrare nuovamente l’eucarestia.
Giovanni Bucci lavorava nel mondo dell’edilizia. Era sposato e dal suo primo matrimonio ha avuto un figlio, Vito, attualmente residente per lavoro a Parigi. Ha conosciuto Cecilia Franco successivamente. Giovanni e Cecilia hanno avuto 4 figli maschi. Imma conosceva il desiderio di Cecilia. Da qualche tempo Giovanni è vedovo di prima moglie e per questo il matrimonio religioso si sarebbe potuto celebrare. Imma ha organizzato tutto, ha scelto la data dell’11 novembre anche per far coincidere il compleanno di suo marito, primo figlio della coppia: ha compiuto 57 anni, gli stessi anni di vita condivisa da Cecilia e Giovanni. Anche per Nicola è stata una grande gioia: ha potuto festeggiare in famiglia il suo compleanno dopo 30 anni, nel giorno del matrimonio dei suoi genitori.
Imma si è guadagnata un ruolo da “wedding planner” in questa occasione, nonostante la distanza ha trovato il modo per mettersi in contatto con don Nicola Napolitano con il quale, ci tiene a sottolineare, «è nata un’amicizia bellissima. È stato disponibile e ci tengo davvero a ringraziarlo»; così ha potuto organizzare il matrimonio dei suoi suoceri. Una cerimonia sobria. A far da testimoni, al fianco dei genitori, i cinque figli. C’era anche Vito, direttamente da Parigi.
Dinanzi a don Nicola i due sposi non hanno trattenuto le lacrime per la grande commozione che è tramutata in gioia nella festa serale in un locale nella periferia nord della città. Cecilia, a denti stretti, ha detto: “Ora sono finalmente in pace con Cristo”. Ed il giorno dopo al mattino, è andata a messa, accompagnata da Imma. «Non riesco neanche a descrivervi la sua emozione nel poter vivere a pieno la celebrazione eucaristica, partecipando alla comunione».