E’ iniziato questa mattina il processo, in Corte d’Assise a Trani, per la morte di Biagio Zanni, il 34enne tranese accoltellato al termine di una rissa sul porto tranese nella notte tra il 19 e il 20 settembre 2015. Il ragazzino tranese, all’epoca dei fatti 15enne, che materialmente accoltellò il giovane, è già stato condannato a 10 anni in primo grado (con il rito abbreviato) dal Gup del Tribunale per i minori di Bari; mentre a suo fratello, all’epoca 17enne, è stata comminata una multa da 200 euro per la rissa; e per un terzo ragazzino è stata disposta la messa alla prova. A Trani, invece, pende la posizione di due giovani accusati di aver preso parte alla rissa. Ma a uno di loro, il 21enne Gianluca Napoletano, finito in carcere qualche giorno dopo l’omicidio, la Procura contesta oltra alla rissa anche il concorso in omicidio. L’imputazione è rimasta la riqualificazione da parte del Tribunale del Riesame barese in “reato diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti” in relazione all’accusa di omicidio. A processo è anche il 23enne Gabriele Lorusso, per la sola contestazione di rissa.
Questa mattina, nell’udienza in Corte d’Assise, sono stati ammessi i mezzi di prova e nominato il perito per la trascrizione delle udienze. E oltre agli avvocati degli imputati (Napoletano è difeso da Antonio Florio), si è costituito Gianni De Pascalis in qualità legale delle parti civili, ovvero la famiglia. Nessuna costituzione è avvenuta da parte del Comune di Trani. Il processo prosegue il 13 ottobre, quando saranno ascoltati gli ufficiali di polizia giudiziaria che si sono occupati delle indagini.