Cronaca

Vito Corda diventa collaboratore di giustizia

La Redazione
Tribunale di Trani
Una seconda ordinanza di custodia cautelare ha raggiunto, proprio in queste ore, Patrizio Lomolino, altro pregiudicato tranese in carcere da novembre scorso
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Fu arrestato il 2 febbraio con l’accusa di essere a capo di una banda dedita ad estorsioni con metodologia mafiosa ai danni di imprenditori di Trani. Oggi il ruolo di Vito Corda, 38 anni pregiudicato, è diametralmente opposto: collaboratore di giustizia. La banda, di cui Corda secondo l’accusa era capo, era riuscita a creare un vero e proprio clima di terrore in città, grazie alla caratura criminale evocata dai legami con la criminalità dei tempi dell’ex boss Salvatore Annacondia, del quale suo padre Nicola era braccio destro. Le richieste estorsive andavano dai 100 ai 3.000 euro o, in alcuni casi, i componenti della banda consumavano cene o pranzi senza pagare facendo leva proprio sul nome di Corda.

Dopo essere stato arrestato Corda avrebbe cominciato a parlare con i magistrati dell’Antimafia barese e della Procura di Trani, facendo luce anche su alcuni episodi criminali che hanno sconvolto la tranquillità di Trani negli ultimi anni. Con certezza quello dell’omicidio di Aldomiro Gomes, il transessuale brasiliano ucciso nel febbraio 2007 nelle campagne in zona Schinosa. Una seconda ordinanza di custodia cautelare ha raggiunto, proprio in queste ore, Patrizio Lomolino, altro pregiudicato tranese in carcere da novembre scorso. A suo carico era stata eseguita una prima ordinanza, poi annullata parzialmente dal Tribunale delle Libertà. Ma le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia sembrano non avergli lasciato scampo.

giovedì 8 Giugno 2017

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