Nel processo denominato “rating” iniziato oggi dinanzi al Tribunale di Trani, il pm Michele Ruggiero nella sua requisitoria ha chiesto la condanna per manipolazione del mercato a 2 due anni di reclusione e 300 mila euro di multa per Deven Sharma, all'epoca dei fatti presidente mondiale di S&P, e a 3 anni di reclusione ciascuno e 500 mila euro di multa per Yann Le Pallec, responsabile per l'Europa, e per gli analisti del debito sovrano Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer.
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I cinque tra manager e analisti di S&P sono accusati di aver fornito "intenzionalmente" ai mercati finanziari – tra maggio 2011 e gennaio 2012 – quattro report contenenti informazioni tendenziose e distorte sull'affidabilità creditizia italiana e sulle iniziative di risanamento adottate dal governo per "disincentivare l'acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne così il valore" Per la società Standard e Poor's è stata chiesta la condanna alla sanzione pecuniaria di 4,647 milioni di euro.
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Tra le parti civili figurano Federconsumatori, Acu, Adusbef e alcune decine di consumatori.
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