Si parla tanto degli eletti, ma forse a fare più rumore sono i consiglieri e gli assessori uscenti che si sono candidati e non sono stati eletti. Tra quest’ultimi spicca Mimmo Briguglio, candidato sia al Comune che alla Regione, non eletto né da una parte, né dall’altra. L’ex assessore ai lavori pubblici in un manifesto aveva invitato gli elettori a non farlo arrabbiare. Ma evidentemente il suo scherzoso avvertimento non ha intimorito la cittadinanza, che l’ha bocciato. Fuori anche l’assessore uscente Cherubina Palmieri.
Ma ci sono casi clamorosi anche tra gli ex consiglieri. Sicuramente Franco Laurora, Carlo Laurora e Raimondo Lima, consiglieri comunali per più amministrazioni. Non rielette anche Maria Grazia Cinquepalmi e Anna Maria Barresi, compagne nella lista di “Italia in Comune”. Esperienza consiliare flash per Michele Ferro, entrato il 21 agosto scorso dopo le dimissioni di Tiziana Tolomeo e non rieletto, anche lui candidato nella lista di “Italia in Comune”.
Non è stato rieletto anche Leo Amoruso, che però potrebbe rientrare in Consiglio se, come da noi ipotizzato nell’articolo sul toto assessori, Bottaro nominerà in Giunta uno tra Beppe Corrado e Marina Nenna. Fuori anche la pentastellata Luisa Di Lernia (prima della lista, ma il M5S non ha preso alcun seggio, se non per il suo candidato sindaco) e il piddino Mimmo Cognetti. Tra i bocciati anche Luciana Capone, vice presidente del Consiglio comunale uscente. Non rientra in Consiglio anche un altro consigliere uscente entrato a Palazzo Palmieri più di recente (ma non quanto Ferro), Donato Di Palo.
Da sottolineare che, a parte Briguglio, anche Cinquepalmi, Amoruso e Carlo Laurora erano candidati alla Regione, ma non hanno riscosso successo anche in quella competizione.