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Impianto Biometano, Procacci (T#AC): “Bottaro si è opposto? Voleva fermare il vento con le mani”

La Redazione
Antonio Procacci
Il leader del movimento civico: "Ma il sindaco sa quali sono gli argomenti che il Comune ha portato in Conferenza dei Servizi? Hanno espresso il diniego sulla base del nulla e invece c'erano motivi molto più seri per dire no"
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“Come al solito si pensa a chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati. Bottaro oggi annuncia che il Comune ricorrerà al Tar Puglia per impugnare il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale rilasciato dalla Provincia Bat, ma perché non è intervenuto con determinazione prima, all’esito della Conferenza dei Servizi, che già lasciava abbondantemente prevedere come sarebbe andata a finire questa vicenda? La verità è che, come su tutte le altre problematiche ambientali, hanno preso sotto gamba la questione. Auguriamoci, quantomeno, che l’abbiano fatto in buona fede”. E’ il commento di Antonio Procacci, leader del movimento Trani#ACapo, sull’autorizzazione concessa dalla Provincia Bat alla realizzazione ed esercizio di un impianto di produzione di compost e biometano attraverso il recupero della frazione organica del rifiuto solido urbano. “Il Comune ha espresso il proprio diniego in Conferenza dei servizi, ma si è limitato a portare come motivazioni una delibera di Consiglio comunale del lontano 2013 e un parere del settore urbanistico, che peraltro ha affermato la compatibilità del progetto rispetto alla destinazione urbanistica di zona, evidenziando solo la non conformità rispetto all’indice di fabbricabilità e al rapporto di copertura all’area di impianto. Davvero poca roba per giustificare il no a questo progetto. Bottaro e Di Gregorio avrebbero avuto ben altri strumenti per chiedere che la Provincia rigettasse la proposta della società 4R. Non l’hanno fatto e non sono neanche intervenuti quando la Conferenza dei Servizi, a cui il Comune ha partecipato, si è chiusa con un parere sostanzialmente positivo e in cui si è arrivati persino a scrivere che la posizione contraria del Comune di Trani è da ritenersi marginale rispetto agli interessi complessivi. Ma stiamo scherzando? Solo questa frase sarebbe dovuta bastare a far saltare il tavolo e invece no, se ne sono stati zitti, salvo ora preannunciare un ricorso al Tar”.

Procacci ribadisce una posizione già espressa nei mesi scorsi: “Trani non può permettersi alcunché sul fronte dei rifiuti, perché il nostro territorio è già fortemente provato dalle emergenze ambientali”. “Sulla messa in sicurezza e sulla bonifica della discarica continuiamo a leggere molte chiacchiere, ma a vedere pochi fatti”, prosegue il leader di Trani#ACapo, “sulle cave fumanti è calato il silenzio più totale, sull’impianto di trattamento del percolato leggiamo ogni giorni versioni differenti, la raccolta differenziata continua ad essere a livelli ridicoli. Di motivi, più che validi, per chiedere lo stop a quel progetto ce ne sarebbero tantissimi, politici e tecnici, ma hanno deciso di farlo in modo blando, così blando da non essere calcolati proprio dalla Provincia, quella Provincia oggi amministrata da un Presidente che loro hanno sostenuto. Nella determinazione conclusiva della Conferenza di Servizi è scritto che “la Regione Puglia ha sostanzialmente affermato che l’impianto in questione non rientri nel fabbisogno impiantistico di cui al Piano di gestione dei rifiuti urbani vigente”. Si parta da lì per chiedere che il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale rilasciato dalla Provincia venga annullato. E si faccia in fretta, prima che sia troppo tardi”.

mercoledì 29 Gennaio 2020

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