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Don Natale, papa Francesco ha deciso: sarà addetto nella nunziatura del Centrafrica

La Redazione
Don Natale e Papa Francesco
Nelle ultime settimane si è avuta notizia dell'omicidio di Mons. Firmin, una persona chiave in tutti processi di mediazione per cercare di mantenere la pace a Bambari, nella Repubblica Centrafricana
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Sarà addetto di Nunziatura presso la rappresentanza pontificia nella Repubblica Centrafricana. Così ha deciso il pontefice per il giovanissimo sacerdote tranese Don Natale Albino, fresco di Dottorato in Diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Nel mese di agosto inizierà il servizio ecclesiale nel luogo in cui Papa Francesco ha voluto simbolicamente aprire la prima Porta Santa del Giubileo della Misericordia in un territorio devastato da guerre civili e tensioni politiche.

La parrocchia degli Angeli Custodi è stata la prima ad augurare buon cammino a don Natale: “Con un pizzico di orgoglio siamo fiduciosi che possa rappresentare anche la nostra città e la nostra parrocchia in cui ha coltivato la fede e la vocazione. Gli siamo vicini con l’affetto e la preghiera“.

Nelle ultime settimane si è avuta notizia dell’omicidio di Mons. Firmin, una persona chiave in tutti processi di mediazione per cercare di mantenere la pace a Bambari, nella Repubblica Centrafricana. Secondo Fides, si stanno prendendo di mira i sacerdoti impegnati nel dialogo per evitare un’escalation della violenza. “Negli ultimi mesi tutti i sacerdoti uccisi, o che si è tentato di assassinare, erano persone scomode per coloro che vogliono destabilizzare il Centrafrica. A gennaio hanno cercato di uccidere don Alain Blaise Bissialo, parroco della parrocchia di Cristo Re di Tokoyo e presidente del Comitato per la pace e la mediazione di Bangassou, nel sud-est del Paese. Ad aprile è stato ucciso don Joseph Désiré Angbabata, insieme ad alcuni fedeli nell’assalto alla sua parrocchia a Séko, una località a 60 km da Bambari. . Nel caso di Mons. Firmin “le autorità non hanno ancora ufficialmente riconosciuto quale gruppo armato ha fatto irruzione nell’Episcopio ed ucciso il Vicario Generale”.

“L’impressione è che vi siano forze che vogliono far ricadere il Centrafrica nel conflitto confessionale, come denunciato di recente dai Vescovi. Abbiamo davanti lo spettro della Siria, dove potenze mondiali e locali si affrontano per il controllo del Levante. In Centrafrica si confrontano Francia, USA, Russia, Cina e alcuni Stati arabi per controllare non solo il nostro Paese ma tutta l’Africa centrale”. Anche gli auguri di questa redazione giungano a don Natale per questa nuova strada in un contesto complesso e di difficile lettura.

martedì 3 Luglio 2018

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