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Abusivismo e case popolari, Santorsola incontra i dirigenti dell’Arca

La Redazione
Domenico Santorsola
La percentuale di morosità nel Comune di Trani è tra le più alte della Puglia superando il 3% ed è un problema perché gli introiti dei fitti concorrono a finanziare le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle case esistenti
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Il consigliere regionale Mimmo Santorsola incontra i dirigenti dell’Arca per discutere di abusivismo e case popolare.

“Non esiste una bacchetta magica con la quale risolvere la esiguità ndel patrimonio abitativo della nostra comunità né, tantomeno, ho mai npensato che un’amministrazione comunale potesse distribuire case degne en confortevoli a tutti coloro che le si rivolgono o che manifestano nellen piazze o davanti a Palazzo di città. – sono le parole del consigliere – Ritengo, ntuttavia, che sia dovere di un’amministrazione sensibile, specie se di nsinistra, programmare ed operare per migliorare l’offerta di case npopolari ai cittadini meno abbienti, specie a quelli con famiglia e con nfigli a carico.

Per essere utili alla comunità,n per capire di più sull’argomento, nei giorni scorsi abbiamo incontrato,n a Bari, i dirigenti dell’Arca Puglia.

Le case npopolari possono essere di proprietà della Arca o del Comune, anche se nper lo più gestiti dalla Agenzia regionale; considerando che i pochi nfondi a disposizione sono per la maggior parte utilizzati nella nmanutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, le possibilità din costruzione di nuovi alloggi è piuttosto labile.

Iln cammino per i progetti di edilizia popolare è lungo e tortuoso ma nl’obiettivo, per quanto difficile, non potrà mai essere raggiunto se nonn ci si avvia in un percorso virtuoso che comprende: l’esatta conoscenza ndella pressione e abitativa con una graduatoria aggiornata dei nrichiedenti casa, adottata con delibera di consiglio comunale, un elencon dei suoli che l’amministrazione comunale è disponibile a cedere a ntitolo non oneroso per l’edilizia popolare e, infine, un censimento naggiornato dei destinatari di case popolari con indicazione dello stato ndi eventuale morosità.

Questa ultima misura npotrebbe rivelarsi molto utile perché da una parte permetterebbe di n“scoprire” quanti non hanno diritto, se non titolo, a vivere in un nalloggio popolare e dall’altra potrebbe evidenziare i “morosi nvolontari”.

La percentuale di morosità nel nComune di Trani è tra le più alte della Puglia superando il 3% ed è un nproblema sia perché gli introiti dei fitti concorrono a finanziare le nmanutenzioni ordinarie e straordinarie delle case esistenti sia perché npotrebbero essere reinvestiti per la costruzione o per l’affitto di nnuove case popolari.

L’Agenzia regionale ha nattivato – conclude Santorsola – nuove procedure finalizzate alla drastica riduzione della nmorosità storica e dell’abusivismo ed ha mostrato una grande ndisponibilità a collaborare con l’amministrazione cittadina ma ogni nlungo cammino incomincia con un primo passo.”

domenica 27 Maggio 2018

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