Antonio Loconte, Fabrizio Sotero e Irene Verziera della Rete Civica “Solo con Trani” intervengono su quanto emerso dagli scavi sul piazzale di Colonna. Di seguito la loro nota:
«La penisola di Colonna – esordiscono Loconte, Sotero e Verziera – rappresenta una gemma preziosa di Trani, ad oriente dal suo cuore, con la sua forma arrotondata sembra la poppa di un vascello. I resti di un villaggio dell’età del bronzo con tracce di frequentazioni umane emersi recentemente nella zona del Monastero di Colonna sono un preziosissimo segno della ricchezza storica della nostra città. Uniti alle tracce dell’età del ferro proprio rinvenute a Colonna ed a quelle della romanità alla seconda spiaggia, compongono un itinerario di indubbio interesse artistico.
Nel 1997 fu data l’impronta al Monastero di museo archeologico con una visione strategica di sviluppo del turismo culturale e, la definizione nel Pug (Atlante dei beni architettonici ed archeologici del Piano urbanistico generale) di tutta la zona di Colonna come bene architettonico ed archeologico da sottoporre a tutela nei Pue, ha confermato il grande rilievo storico paesaggistico di questa zona.
La vocazione turistico culturale di Trani impone una riflessione su quanto sta accadendo – continua Irene Verziera, referente Lavori Pubblici Solo Con Trani -. I cittadini, i gentili visitatori devono avere l’occasione di conoscere tutte le bellezze che offre la nostra perla, il nostro patrimonio storico culturale, il nostro paesaggio naturale deve essere reso fruibile e deve divenire un itinerario turistico unico.
Il nostro auspicio – concludono Loconte, Sotero e Verziera di Solo con Trani – è che vi siano studi approfonditi su quanto emerso dagli scavi sul piazzale di Colonna e gli studenti e le nuove generazioni possano approfondire, studiare, conoscere ciò che la nostra città offre».