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Il giro del mondo in 106 giorni? Lo compie un animatore tranese

Vincenzo Avveniente
Michele
Michele, ventiquattrenne, lavora in nave da più di tre anni ed ora è impegnato nel World Tour. La lontananza da casa? Lui: "Non ho trovato nessun posto come Trani, dopo ogni grande viaggio è sempre bello tornarci"
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Un curriculum inviato nel novembre del 2014 a Costa Crociere “quasi per gioco” si è rivelato il germe di un’affascinante avventura lavorativa che adesso lo porta a girare tutto il mondo in 106 giorni. E’ il racconto di Michele Samele, un ventiquattrenne tranese in tour per il pianeta dal 6 gennaio scorso con la nave ‘Costa Luminosa’. Il suo immenso viaggio lo porterà nelle vesti di animatore attraverso sette mari, toccando la bellezza di ventisette paesi e navigando per cinquantadue giorni fino al rientro previsto il 22 aprile.

“Ho iniziato a lavorare sulle navi tre anni fa – spiega Michele – ma in realtà ho cominciato ad animare ancor prima in un camping del Salento. A giugno del 2015 risale il mio primo imbarco, con la Costa Deliziosa del Mediterraneo Orientale”. Il panorama dell’animazione permette ai lavoratori di confrontarsi continuamente con gente diversa, spingendoli spesso anche a sacrificare le certezze e gli affetti coltivati nei posti frequentati. “Cosa mi spinge a continuare? Sicuramente la passione, poiché è uno dei lavori più belli in assoluto per chi ama stare fra le persone, conoscere luoghi magnifici e nuove realtà. A bordo si incontrano ospiti provenienti dagli angoli più disparati del mondo e questo consente di accrescere continuamente il proprio bagaglio culturale”.

Non capita certamente tutti i giorni di poter circumnavigare il globo terrestre e, per molte di quelle persone affascinate dai viaggi, questo rientrerebbe di sicuro fra i possibili punti di un’immaginaria “lista dei desideri” da realizzare nell’arco della vita. Al contempo, non può essere considerato un impegno semplice quello di spostarsi ininterrottamente per un periodo lungo più di cento giorni lavorativi. “Fare il giro del mondo è per me un sogno che si realizza, amo viaggiare e mi piacerebbe poter raccontare in futuro questa fantastica esperienza ai miei figli così da esortarli a sognare, perché nessuno dovrebbe mai smettere di farlo: sognare è speranza, la speranza è fede, noi ci nutriamo di questo per vivere. Non sono mai stato spaventato dalle grandi sfide, anzi per me sono degli stimoli a puntare sempre in alto ogni giorno”. Dalla Colombia fino agli Emirati Arabi, il tour passa anche attraverso Messico, Australia ed Indonesia, esplorando continuamente con quell’immancabile presenza di “spontaneità ed energia”, aggiunge Michele. “Questo lavoro deve piacerti in tutti gli aspetti e se non ti piace la gente lo capisce. ‘Energia’ è una parola che racchiude in sé tutto ciò che ci circonda, noi siamo fatti di energia e quest’ultima la doniamo, la scambiamo e la riceviamo. Il mio lavoro è fatto principalmente di questo, ed è un qualcosa che nasce da dentro, dal profondo”.

Il World Tour della Costa Luminosa, attualmente in corso, lascia ora le coste dell’America preparandosi al passaggio dell’Oceano Pacifico. La distanza dalla sua città natale è momentaneamente di oltre 13 mila kilometri e l’animatore tranese sottolinea: “Ho girato tanto fino ad ora e non ho trovato nessun posto come Trani. Dopo ogni grande viaggio è sempre bello tornarci, ho imparato che le radici sono tutto nella vita, le tradizioni e la nostra famiglia ci danno un’identità e dei valori, ovunque tu vada non devi dimenticarti mai ‘chi sei’ e da dove vieni. Trani è la mia citta, le mie origini, il mio cibo, i miei amici, il Natale, e penso che Trani non meriti un popolo come i tranesi. È una perla invidiata in tutta Italia e va valorizzata, è un peccato vederla lasciata così al degrado. A tutti giovani tranesi –prosegue Michele- dico di non lasciare che i pregiudizi invadano le strade del paese, bisogna cambiare le mentalità nel modo di pensare e di agire, dobbiamo educare i nostrifigli, fratelli, amici al rispetto e alla cultura, non alle mode del momento. Pensate con la vostra testa sempre!”

Conclusi i 106 giorni del giro del mondo, lo sguardo del giovane Michele dovrà proiettarsi alle prossime avventure ed, in conclusione, svela: “Il mio grande progetto è sicuramente quello di continuare a viaggiare e magari continuare a fare carriera in Costa. Vorrei, poi, riprendere a studiare e possibilmente laurearmi. Credo che la cosa più importante sia fare ciò che si ama veramente, svegliarsi la mattina e vivere come hai scelto tu. Infine, vi invito a leggere una poesia che voglio condividere con voi, dal titolo “Le cento città” di Costantino Chinaski”.

Trani riabbraccerà Michele tra più di due mesi, ma per il momento è anche solo sufficiente aver provato ad esaudire, con la mente e attraverso la sua testimonianza, quell’ambito desiderio nel cassetto chiamato “giro del mondo”.

domenica 18 Febbraio 2018

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