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Due associazioni chiedono chiusura Santa Geffa causa “cava veleni”. Ma non ci sono attività in corso

La Redazione
Cava abbandonata di via Monachelle
Daniele Ciliento fa sapere che in maniera privata hanno chiesto preventivi per analizzare la qualità dell'aria in zona Santa Geffa
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Le associazioni “Città dell’Infanzia” e “Guardia eco ambientale Folgore” di Trani hanno inoltrato a mezzo stampa un comunicato chiedendo all’amministrazione di adottare il “principio di precauzione” per le attività che si svolgeranno prossimamente presso il Parco Santa Geffa. «È risaputo che da circa tre mesi dalla cava dismessa di Contrada Monachelle si stanno verificando emissioni fumogene e di gas che si sprigionano senza causa certa. È risaputo anche che il Parco Santa Geffa non è molto distante da questa cava» scrivono.

«Poiché nei prossimi giorni di dicembre sono previste parecchie attività in favore di bambini e ragazzi presso il succitato Parco, non conoscendo l’eventuale carico inquinante o tossicità o meno di questi fumi e gas e non potendo escludere che le condizioni meteorologiche (velocità e direzione del vento, temperatura, umidità, pressione, radiazione solare al suolo) possano trasportarli e diffonderli all’interno del Parco Santa Geffa, le scriventi Associazioni si chiedono e chiedono se non sia il caso di applicare il “principio di precauzione” sia per tutelare la salute pubblica (in questo caso di bambini e ragazzi) e sia per salvaguardare le condizioni dell’ambiente, posto che la sua tutela nonché quella degli ecosistemi naturali».

Le due associazioni però non hanno mai contattato i gestori del Parco che, ai nostri microfoni, fanno sapere che non sono previste attività. «Io mi preoccupo per la città intera – dice Daniele Ciliento – e se in questi giorni avessimo avvertito puzza nauseabonda non saremmo stati neanche noi lì a Santa Geffa». L’unica attività in programma era quella di questo weekend con gli alunni della scuola Petronelli ma l’attività è stata dirottata nella scuola stessa.

«Vi assicuro che avverto il tanfo più nel quartiere in cui abito che a Santa Geffa – ha detto Daniele – ma con questo non voglio sminuire nessun problema, anzi. Ci stiamo attivando per capire effettivamente quanto sia inquinata l’aria, anche nel parco. Mi dispiace non esser stato contattato per condividere insieme questa preoccupazione».

Lo stesso “principio di precauzione” dovrebbe essere anche dalle aziende e dalle attività che si trovano nell’arco di 1 km a ridosso dalla cava, soprattutto in via Andria. E la vigna che si trova sulla cava, quale principio di precauzione ha dovuto adottare?

mercoledì 13 Dicembre 2017

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